Riassunto dei primi 3 capitoli dei Promessi sposi

Riassunto dei primi 3 capitoli dei Promessi sposi: introduzione del contesto storico e sociale in cui si svolge la vicenda, presentazione dei personaggi principali e delle loro vicende personali

Riassunto dei primi 3 capitoli dei Promessi sposi
getty-images

Riassunto dei primi 3 capitoli dei Promessi sposi

Riassunto dei primi 3 capitoli dei Promessi sposi
Fonte: getty-images

I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni è uno dei romanzi più famosi della letteratura italiana. Ambientato nel XVII secolo, il romanzo racconta la storia d'amore tra Renzo e Lucia, che cercano di sposarsi nonostante gli ostacoli posti dal potente signorotto locale, Don Rodrigo. I primi tre capitoli del romanzo costituiscono un prologo che introduce il contesto storico e sociale in cui si svolge la vicenda, presentando i personaggi principali e le loro vicende personali. In questo articolo, analizzeremo il riassunto dei primi tre capitoli de I Promessi Sposi, esaminando le tematiche principali e le caratteristiche dei personaggi, in modo da offrire ai lettori una panoramica completa della trama e delle dinamiche del romanzo.

Riassunto capitolo 1 Promessi sposi

Nella storia, l'incontro di Don Abbondio con i due bravi mandati da Don Rodrigo fornisce all'autore l'opportunità di fare una digressione sul clima di violenza che caratterizza il Ducato di Milano sotto la dominazione spagnola. In questo contesto sociale, i deboli sono costretti a subire i soprusi dei potenti e la giustizia non è in grado di tutelarli, nonostante le continue gride. Don Abbondio ha scelto di diventare parroco perché è un uomo pacifico che non sarebbe riuscito a sopravvivere in una società violenta come quella dei territori sotto la dominazione spagnola. Nel corso dell'episodio, Don Abbondio si interroga su come affrontare la situazione con Renzo e i bravi e inveisce contro Don Rodrigo, anche se inizialmente incolpa i giovani che si sposano senza pensarci troppo. Alla fine, Don Abbondio si confida con la sua serva Perpetua, ma rifiuta il suo consiglio di rivolgersi al vescovo di Milano, terrorizzato all'idea di ribellarsi a un potente, e si ritira nella sua stanza, stremato.

Il romanzo comincia con una descrizione dettagliata dei luoghi in cui si svolge la storia, con particolare attenzione al lago, ai monti, al fiume Adda, alla città di Lecco e ai paesini circostanti. Tuttavia, alla bellezza del paesaggio si contrappone la dura realtà delle regioni sottomesse alla dominazione spagnola e ai soprusi che i soldati commettono contro la popolazione. In seguito, l'autore descrive la passeggiata serale di Don Abbondio lungo una stradina di campagna, che viene interrotta dall'incontro con due bravi mandati da Don Rodrigo per impedire il matrimonio tra Renzo Tramaglino e Lucia Mondella. Don Abbondio cerca di scappare ma viene bloccato dai due bravi, che gli intimano di obbedire. La descrizione della passeggiata fornisce anche un primo ritratto psicologico del personaggio.

Riassunto capitolo 2 Promessi sposi

La notte di Don Abbondio è caratterizzata da angoscia e agitazione, tra ricerche di scuse per non celebrare il matrimonio e incubi con bravi e agguati. Tuttavia, tra il sonno e la veglia, riesce a elaborare un piano per superare le prevedibili obiezioni di Renzo e ritardare le nozze di quindici giorni, poiché essendo tempo di quaresima il matrimonio non potrà essere celebrato. Il mattino seguente, Renzo, vestito di gran gala e con un cappello piumato e un pugnale dal manico bello, si reca da Don Abbondio per prendere gli ultimi accordi per il matrimonio.

L'autore coglie l'occasione per presentare il personaggio e ripercorrere brevemente la sua storia: il promesso sposo è un giovane di vent'anni, rimasto orfano di entrambi i genitori fin dall'adolescenza. Grazie alla sua professione di filatore di seta e ai continui risparmi, ha raggiunto una certa tranquillità economica.

Il curato, interrogato da Renzo, finge di non ricordarsi del matrimonio, poi, utilizzando termini latini per confondere il giovane, si scusa dicendo che sono sopravvenuti degli impedimenti che obbligano a ritardare le nozze. Renzo, dopo qualche protesta, accondiscende allo spostamento, ma rimane insospettito dal comportamento del parroco.

Renzo esce dall’abitazione del parroco e incontra Perpetua e gli conferma i suoi sospetti: don Abbondio è stato minacciato da qualcuno. Allora Renzo torna velocemente nel salotto di don Abbondio e dopo aver imprigionato il parroco nella stanza, il giovane, lo costringe a  suon di minacce di dirgli la verità.

Al ritorno di Perpetua, don Abbondio l’accusa di aver infranto il giuramento del silenzio fatto durante il loro colloquio la sera prima. Dopo un acceso battibecco tra i due, il curato si mette a letto vinto dalla febbre. Intanto Renzo si dirige nuovamente verso casa di Lucia. Nella sua mente passano desideri di vendetta, ma al pensiero della fidanzata egli abbandona ogni ipotesi violenta.

Dopo queste riflessioni, Renzo giunge nel cortile della casa di Lucia, e incarica una bambina, Bettina, di avvisare segretamente Lucia che la sta aspettando in cortile.

Lucia è acconciata e vestita per le nozze: i suoi capelli neri sono raccolti in trecce fissate con spilloni, indossa un corpetto di broccato con un gonna pieghettata di seta, e attorno al collo porta una vistosa collana. Il suo viso giovanile riflette una bellezza interiore che è evidenziata dall’attesa per le nozze.

La ragazza scende al piano terreno; Renzo la mette al corrente dell’accaduto, ed ella fa capire di essere già a conoscenza della passione di don Rodrigo per lei (Lucia: “…fino a questo segno !…). Ai due si aggiunge poi Agnese, la madre di Lucia. Quindi Lucia sale a congedare le donne dicendo che il matrimonio è rimandato a causa di una malattia del parroco. Alcune di esse si recano alla canonica per chiedere conferma di quella malattia e Perpetua dice loro che don Abbondio ha un febbrone.

Riassunto capitolo 3 Promessi sposi

Il capitolo si apre con il racconto di Lucia ad Agnese e a Renzo dei suoi involontari incontri con don Rodrigo (questi, infatti, aveva avvicinato Lucia lungo la strada e aveva scommesso con un altro nobile che la ragazza sarebbe stata sua)

Lucia rivela poi di aver narrato l’accaduto a fra Cristoforo. Renzo e Agnese sono amareggiati dal fatto che Lucia non si sia confidata con loro. Al sentire gli episodi descritti da Lucia, Renzo viene colto da un nuovo attacco d’ira e da propositi di vendetta, ma Lucia riesce a placare le sue nuove ire.

Agnese consiglia poi al giovane di recarsi a Lecco, da un avvocato soprannominato Azzeccagarbugli e gli consegna quattro capponi da portare in dono al dottore.

Renzo si mette dunque in cammino verso Lecco. Lungo la strada, agitato e incollerito, dà continui strattoni ai capponi che ha in mano: le povere bestie, pur accomunate da un triste destino, si beccano tra loro.

Giunto alla casa dell’Azzecca-garbugli e consegnati i capponi a una serva, Renzo viene fatto accomodare nello studio: uno stanzone disordinato, polveroso e un po’ decadente in cui spiccano, alle pareti, i ritratti degli imperatori romani, simbolo del potere assoluto. Il dottore lo accoglie indossando una toga consunta che lo fa apparire decrepito quanto i mobili della stanza. Azzeccagarbugli scambia Renzo per un bravo e, per intimorirlo, legge confusamente una grida che annuncia pene severissime per chi impedisce un matrimonio. Ha qui inizio il tragicomico equivoco tra Renzo e l’Azzecca-garbugli che, credendo che il giovane si sia camuffato tagliandosi il ciuffo che contraddistingue i bravi, si complimenta con lui per la sua astuzia. Renzo nega di essere un bravo, ma l’avvocato non gli crede e lo invita a fidarsi di lui, prospettando poi una linea di difesa. Scoperto l’equivoco, Azzeccagarbugli si infuria e rifiuta di aiutarlo; lo caccia riconsegnandogli  quattro capponi.ancora una volta la giustizia  stava dalla parte dei potenti: Renzo era colpevole di essere vittima nei confronti di un potente come Don Rodrigo.

Intanto Lucia e Agnese si consultano nuovamente tra loro e decidono di chiedere aiuto anche a fra Cristoforo. In quel momento giunge fra Galdino, un umile frate laico, in cerca di noci per il convento di Pescarenico, lo stesso dove vive il padre Cristoforo.

A questo punto Manzoni si sofferma don una digressione sulla carestia che lo porta a  raccontare tramite fra Galdino un aneddoto riguardante un miracolo avvenuto in Romagna. Lucia dona a fra Galdino una gran quantità di noci affinché egli, non dovendo continuare l’elemosina, possa recarsi subito al convento ed esaudire la sua richiesta di inviare presso di loro fra Cristoforo.

Renzo fa quindi ritorno alla casa di Lucia e racconta il pessimo risultato del suo colloquio con Azzeccagarbugli. Tra Renzo e Agnese si accende una piccola discussione, subito placata da Lucia, circa la validità del consiglio di rivolgersi all’avvocato. Dopo alcuni sfoghi di Renzo ed altrettanti inviti alla calma da parte delle donne, il giovane torna a casa propria.

Leggi i riassunti degli altri capitoli

Capitolo 4 |Capitolo 5|Capitolo 6Capitolo 7Capitolo 8 | Capitolo 9 | Capitolo 10Capitolo 11Capitolo 12|Capitolo 13Capitolo 14Capitolo 15Capitolo 16Capitolo 17Capitolo 18Capitolo 19Capitolo 20Capitolo 21Capitolo 22Capitolo 23Capitolo 24Capitolo 25Capitolo 26Capitolo 27Capitolo 28Capitolo 29Capitolo 30Capitolo 31Capitolo 32Capitolo 33Capitolo 34Capitolo 35Capitolo 36Capitolo 37Capitolo 38|

Un aiuto extra per il tuo studio de I promessi sposi

Scopri I promessi sposi da un altro punto di vista:

Contenuto sponsorizzato: Studenti.it presenta prodotti e servizi che si possono acquistare online su Amazon e/o su altri e-commerce. Ogni volta che viene fatto un acquisto attraverso uno dei link presenti in pagina, Studenti.it potrebbe ricevere una commissione da Amazon o dagli altri e-commerce citati. Vi informiamo che i prezzi e la disponibilità dei prodotti non sono aggiornati in tempo reale e potrebbero subire variazioni nel tempo, vi invitiamo quindi a verificare disponibilità e prezzo su Amazon e/o su altri e-commerce citati

Un consiglio in più