I sette fratelli Cervi

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Appunto di luca89
Riassunto Riassunto I sette fratelli Cervi Questo racconto narra della triste storia di questi sette fratelli Cervi che sono stati fucilati per aver partecipato alla Resistenza italiana.
Infatti si narra che in una mattina nella casa Cervi si nota dei nazisti che si dirigono verso la loro casa e che successivamente appiccano un incendio nel loro fienile. Da quel momento il padre Cervi con i suoi sette fratelli sono stati deportati in un campo di concentramento dove da li cominciò il loro martirio morale. Perciò un giorno arrivò nella loro cella un tedesco che ordinò che i sette fratelli fossero mandati nel carcere di Parma per essere giustiziati. Il padre allora cerca di andare insieme ai loro figli anche se purtroppo i tedeschi lo mandarono via a causa della sua vecchiaia.
Il padre però, che non si perdeva di coraggio, disse che lui era il capo famiglia e quindi aveva il potere di andare con i propri figli. Ciò però non servì a nulla perché i tedeschi lo portarono nella cella n°3 insieme all'avvocato Manilio Mariani, Ubaldo Morini e Ferrari Mario, Elio Levoni, contrario al regime, e Bruno Ergellini, che aveva nascosto armi dopo l'8 settembre del 1943 che era il giorno in cui l'Italia firmò la tregua con gli anglo-americani. Il vecchio, si confidò immediatamente con l'avvocato Mariani per sapere un suo parere su come sarebbero andate le cose. L'avvocato, che tra l'altro era anche un po' pazzo, gli disse che secondo lui non gli avrebbero fatto niente ai loro figli. Il padre infatti sperava che i loro figli, siccome erano forti grazie a anni di duro lavoro nei campi, li avrebbero costretti a lavorare perché così non sarebbero morti ingiustamente. Un giorno infine, verso la fine della guerra, si sente vicino al campo di concentramento tedesco dei r umori di aerei anglo-americani che immediatamente cominciano a lanciare delle bombe. Nel campo di concentramento cominciano a cascare le mura e così molti prigionieri riescono a scappare e quindi a salvarsi. Il padre Cervi allora riuscì con molto coraggio ad arrivare alla propria casa tra bombe che lo circondavano da ogni parte. Arrivato a casa le nuore e sua moglie lo accolgono molto bene anche se sapevano che i sette fratelli erano morti. Il padre però dice a loro che i figli stavano bene ma alla fine la moglie non si trattiene e gli dice che i loro figli erano morti fucilati e così il padre trattenuto dal pianto, dice con molta saggezza che era il momento di continuare.