Spleen di Charles Baudelaire: significato e analisi

Spleen di Charles Baudelaire: significato e commento della poesia contenuta ne I fiori del male dell'autore del decadentismo francese

Spleen di Charles Baudelaire: significato e analisi
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SPLEEN: CHE SIGNIFICA?

Spleen di Baudelaire: significato e analisi
Fonte: ansa

Il termine spleen in francese rappresenta la malinconia ed è stato reso celebre dall'autore decadentista Charles Baudelaire ma si usava già durante il Romanticismo. Baudelaire in particolare ha un componimento con il titolo Spleen, contenuto nella prima sezione del suo capolavoro I fiori del male, chiamata "Spleen e ideale".

SPLEEN DI BAUDELAIRE

Nella lirica di Baudelaire l'autore riesce a descrivere la massima angoscia. La scrittura è del tutto espressiva, con la cupa disperazione dei temi, in sintonia con il “sublime fosco “ dello stile. Baudelaire descrive la perdita di dignità da parte dell’individuo, segnata con figure cupe angosciose e quasi paurose come i ragni nel cervello, le campane che balzano e gemono, e soprattutto il cranio inclinato dell’uomo vinto dalla paura segno di timorosa ma decisa rassegnazione rispetto a qualcosa che non teme confronti.

Il componimento è creato con forme tragicamente elevate e nel contempo cariche di atroce concretezza nel senso che sono cose confrontabili nella realtà per ognuno di noi. Insomma lo spleen di Baudelaire è quel senso di angoscia che sovente coglie anche noi: una oaura che non può essere superata perché si evita di affrontarla o non ci è possibile.

SPLEEN, SIGNIFICATO

Ritornando alla lirica,notiamo l’anafora quando presente all’inizio delle prime tre strofe, quasi a voler dare delle precise condizioni che al verificarsi contemporaneo, portano al verificarsi dello spleen a cui non è possibile sfuggire. Baudelaire, per il verificarsi dello spleen, mette come prima condizione il momento in cui il cielo pesa grave e basso sull’anima gemente, il caso cioè in cui il cielo è nuvoloso e anche noi sentiamo un senso di pesantezza di timore reverenziale verso qualcosa nettamente predominante e incontrollabile.

SPLEEN DI BAUDELAIRE: ANALISI

Quando si verifica lo spleen, secondo Baudelaire il nostro animo si colora di nero, più nero della notte, e la terra si muta in una cella umida. Le gocce di pioggia ci danno la sensazione di sbarre che ci opprimono e ci limitano, e dove la speranza, l’unica cosa che potrebbe sorreggerci, va a sbattare sui muri. La speranza ci sfugge e l'assenza di questa ci rende ancora più timorosi. Quando la nostra mente si svuota completamente dinanzi alla paura, in questo momento, le campane, originariamente dal suono dolce e armonioso, ispiranti nel poeta in senso ancora più angoscioso, emmettono un urlo atroce, quasi come degli spiriti erranti che generalmente vediamo nei film di fantascienza o di orrore. Tutte queste suggestioni creano nell’animo umano un lungo funerale, in cui la speranza lascia posto all’angoscia. 

Baudelaire ricorre a figure retoriche come le metafore e le anafore per calare il lettore nell'atmosfera così suggestiva dello spleen. Concludendo, possiamo notare quanto l’uomo sia impotente rispetto alla paura e soprattutto all’angoscia che sale. Non possiamo non notare come in fondo queste suggestioni e questo stato d'animo siano reali, perché ognuno di noi le ha provate almeno una volta nella vita.

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