Vita di Galileo , Bertolt Brecht

Recensione del romanzo di Bertolt Brecht. (2 pagine, formato word) (0 pagine formato doc)

Appunto di charly82
F RECENSIONE del LIBRO “VITA DI GALILEO” di Bertolt Brecht In questa opera teatrale B.
Brecht narra la vita di Galileo, scienziato ed inventore che vive tra il `500 e il `600 in un periodo in cui la Chiesa afferma il potere temporale e la centralità dello Stato pontificio, e sostiene e divulga - contro le teorie e le credenze tradizionali - la teoria copernicana sulla immobilità del Sole. Le concezioni di Galileo che sono all' avanguardia e in contrasto con quanto la Chiesa sostiene, costano a Galileo due condanne e lo costringono a vivere gli ultimi anni delle sua vita in contumacia affrontando la solitudine e l' isolamento. Il Santo Uffizio impone a Galileo l' abiura e lo condanna a ritrattare quanto ha affermato aprendo una spaccatura fra Chiesa e cattolica e cultura scientifica.
Galileo che diviene il simbolo di questo scontro e si trova al centro di aspre polemiche, rappresenta l' uomo moderno che tenta di opporsi all' oscurantismo e all' ignoranza e diviene nell' opera di Brecht - che scrive “Vita di Galileo” prima della seconda guerra mondiale - la metafora del progresso scientifico in contraddizione con l' etica e il progresso sociale. Il dibattito sull' atomica, conseguente alla scoperta sulla scissione dell' atomo, che occupa le cronache di quegli anni (1930-1940) divide coloro che vedono nel progresso tecnico e scientifico una minaccia per l' umanità e quegli scienziati che invece credono giusto mettere la scienza al servizio della politica e del potere e che si alleano che finiranno per rappresentare due opposti schieramenti politici. Secondo me la figura di Galileo è in questo libro mostrata sia nella sua umanità e quotidianità, sia nella sua grandezza di uomo di cultura che “rappresenta” in quanto sostenitore di teorie rivoluzionarie” una minaccia e un elemento di disturbo per l' equilibrio sociale, politico, religioso. Brecht ne mette in evidenza, infatti, le debolezze: il suo umiliarsi di fronte al sovrano di Firenze pur di ottenere in cambio lavoro e protezione; l' abiura delle sue teorie che lo portano a sottomettersi di fronte alla volontà del Papa, piuttosto che pagare con la vita o la prigione le sue affermazioni) ma anche la grandezza di scienziato che osserva e sperimenta mosso da una insaziabile sete di conoscenza. Lo scrittore cerca di rappresentare in Galileo i sentimenti e la sua dimensione umana (l' affetto per la figlia Virginia, il desiderio di amicizia rappresentato da Andrea e dagli altri discepoli; il dilemma fra fede e ragione; ecc) e la grandezza di scienziato e di uomo di studio (Gaffone dice a Virginia “Sono venuto solo a portare un libro che probabilmente interesserà vostro padre, Vi prego, per amor del cielo, non disturbate il signor Galilei. Ma non riesco a togliermi dalla mente che ogni minuto n rubato al nostro grand'uomo è un minuto rubato all' Italia……………………”) che mette la scienza al servizio d