Microeconomia: cos'è e come funziona

La microeconomia si prefigge di studiare il comportamento economico dei singoli operatori (il consumatore e l’impresa) e le interazioni tra essi (16 pagine formato doc)

Appunto di launeddas
Microeconomia Microeconomia.
La microeconomia si prefigge di studiare il comportamento economico dei singoli operatori (il consumatore e l'impresa) e le interazioni tra essi. L'ipotesi di fondo sulla quale si basa la microeconomia è che il comportamento economico dei singoli operatori economici sia un comportamento razionale, ossia una condotta ottimizzante: “si cerca di massimizzare un risultato sotto il vincolo delle date risorse disponibili oppure alternativamente si cerca di minimizzare l'impiego delle risorse da utilizzare sotto il vincolo di un prefissato obiettivo da raggiungere” (D'Antonio, 1998). Se si considera ad esempio il comportamento economico del consumatore, le risorse disponibili sono costituite dal reddito, ossia dalla quantità di moneta a disposizione del consumatore in un determinato periodo di tempo.
Il risultato che il consumatore si prefigge di ottenere è invece la soddisfazione di un determinato bisogno (alimentazione, svago, istruzione, etc.). Applicata al caso del consumatore, l'ipotesi del comportamento razionale porta ad affermare che il consumatore razionale cercherà, dato il reddito limitato di cui dispone, di massimizzare la propria utilità, o meglio che il consumatore cercherà di raggiungere un prefissato livello di utilità, con il minimo impiego possibile di reddito. Se invece consideriamo il caso dell'impresa, possiamo affermare che il risultato che l'impresa si prefigge di ottenere, sia nel breve che nel lungo periodo, è l'ottenimento di un soddisfacente profitto. A tal fine, l'impresa ha a disposizione un ammontare limitato di fattori produttivi. Dunque, applicata al caso dell'impresa, l'ipotesi del comportamento razionale porta ad affermare che l'impresa razionale cercherà, dato l'ammontare limitato di risorse di cui dispone, di massimizzare il proprio profitto, o meglio che l'impresa cercherà di raggiungere un prefissato livello di profitto, con il minimo impiego possibile di fattori produttivi. In realtà l'ipotesi di comportamento economico razionale da parte dei singoli operatori economici è un concetto riduttivo, ossia un'eccessiva semplificazione del comportamento stesso. Infatti i singoli operatori economici (sia i consumatori che le imprese) non sempre dispongono di tutte le informazioni necessarie e neanche di tutte le necessarie capacità di elaborazione per poter perseguire delle condotte ottimizzanti. Essi sono dunque dei soggetti a "razionalità limitata". Inoltre non tutti e non sempre gli operatori economici cercano di massimizzare un obiettivo o di minimizzare l'impiego di risorse scarse. La condotta umana è frequentemente orientata ad ottenere un risultato soddisfacente piuttosto che il massimo conseguibile. In alcuni casi il comportamento dei consumatore non corrisponde infatti alla razionalità economica, bensì ad impulsi emotivi, a desideri di emulazione, al desiderio inconscio di trovare una gratificazione personale. Così come non è affatto detto che l'impresa cerchi sempre di ma