Tardo Romanticismo in musica e il balletto

Brevi annotazioni sul melodramma e il balletto nella seconda metà dell'Ottocento: la musica tardo-romantica in Italia e in Francia (2 pagine formato doc)

Appunto di mariacristinargdr

TARDO ROMANTICISMO IN MUSICA E IL BALLETTO

La musica del tardo romanticismo.

Nella seconda metà dell’800 nei paesi dove si consolidano le scuole nazionali, i musicisti spesso inseriscono nelle composizioni arie popolari e motivi tradizionali; invece, nei paesi dove la musica è più sviluppata le composizioni diventano sempre più elaborate e complicate.
Nel melodramma trionfa il realismo.
Il balletto ha una grandissima affermazione.
Il melodramma. Verso la fine dell’800 il melodramma tende a rappresentare vicende più tormentate.
Musica e testo sono molto legati tra loro, le melodie rispecchiano lo stato d’animo dei personaggi, la scenografia è realistica.
L’orchestra sostiene anche le melodie con accompagnamenti.
Questa corrente si chiama Verismo musicale in Italia e Realismo negli altri stati europei.
I principali musicisti in Italia sono Pietro Mascagni, Ruggero Leoncavallo e Giacomo Puccini, in Francia il maggiore esponente è Georges Bizet.

Romanticismo in musica e il melodramma romantico: riassunto


MUSICA ROMANTICA INLGESE

Il balletto. Il balletto è uno spettacolo di danza con musica, scene e costumi.
Con i loro movimenti i ballerini possono raccontare una vicenda o interpretare la musica. Ha origini antichissime.
Nel Medioevo le danze popolari si diffusero anche tra le classi più elevati, nella corti e nei castelli. Poiché erano considerati “poco aristocratici” i passi delle danze popolari li sostituirono a gesti e movimenti composti.
 Per queste caratteristiche nasce la distinzione tra la nobile danza bassa e la popolana danza alta.
Nella prima i piedi strisciano a terra e i passi sono lenti, mentre nella seconda si saltella più in alto e i movimenti sono più veloci e con più libertà.
In questo periodo si afferma il maestro di ballo.

Romanticismo in musica: riassunto


MUSICA ROMANTICISMO

Tra le danze prime più popolari ricordiamo la pavana, il saltarello e la passacaglia; tra le seconde la gavotta, la corrente, la bourrè.
In Francia nel 500 si aprono le prime scuole di danza, e si inizia a ballare in coppia. Dall’unione delle danze alte e basse nasce la suite.
La danza incomincia a essere un vero e proprio spettacolo, questo genere è chiamato balletto.
 I ballerini professionisti rappresentano una storia in musica, attraverso dei passi, figure e movimenti.
La persona che decide i passi e i ruoli di ogni ballerino è il coreografo e il suo lavoro si chiama coreografia.
Nel 600 il musicista Jean Baptiste e il commediografo Molière danno origine a un nuovo genere: la Comèdie ballet.
Nel 700 si definiscono cinque posizioni-base, con un gonnellino chiamato tutù, e qualche ballerina comincia a danzare sulle punte.
Verso la fine del secolo il coreografo e ballerino Noverre cerca di restituire più libertà al corpo, abolendo parrucche, abiti goffi, e movimenti troppo legati a regole fisse.