Comunicazione non verbale

Psicologia : caratteristiche principali della comunicazione non verbale.(1 pag., formato word) (0 pagine formato doc)

Appunto di farfa
Ognuno di noi comunica continuamente attraverso le parole che pronuncia (componente verbale), ma è molto importante il modo in COMUNICAZIONE NON VERBALE Ognuno di noi comunica continuamente attraverso le parole che pronuncia (componente verbale), ma è molto importante il modo in cui vengono pronunciate, volume, tono, velocità pause ecc.(componente paraverbale).
Infine vi è l'aspetto non-verbale della comunicazione, dato dall'insieme dei gesti, della mimica e dell'atteggiamento posturale. Studi compiuti dalla scuola di Palo Alto, in California, hanno evidenziato che la parte verbale della nostra comunicazione, ciò che noi diciamo, ha un'importanza del tutto marginale (circa il 7%) rispetto alle componenti paraverbale (38%) e non verbale (55%).E' molto importante, ai fini di una comunicazione efficace, che ci sia congruenza tra i 3 livelli. In mancanza di essa, è possibile che il nostro messaggio giunga a destinazione e venga decodificato in maniera difforme rispetto al nostro obiettivo.
La comunicazione non verbale consta di: elementi non verbali del parlato - intonazione - paralinguistica (qualità della voce e vocalizzazione) elementi cinesici - mimica facciale - sguardo (continuità o variabilità di direzione) - movimenti del corpo nello spazio (postura, distanza) - movimenti delle parti del corpo (gesti, cenni del capo) Ci sono gesti che non hanno alcun significato, ma che servono alle persone per superare l'imbarazzo iniziale. Ci sono gesti illustratori o di commento, che però possono falsificare il messaggio verbale. Ci sono gesti regolatori, che regolano le interazioni. Funzioni della comunicazione non verbale: individuazione del senso (frasi ambigue acquisiscono un significato preciso in funzione del contesto) 2) completare il senso della frase 3) sostituzione della comunicazione non verbale 4) integrazione (comincio con una frase e termino con un gesto) 5) espressività (mentre si parla si rafforza il significato della frase) 6) creare il senso della frase, trasformarla di senso, oppure orientare una parola verso un altro significato Per avere una comunicazione efficace è necessario che ci sia coerenza tra comunicazione non verbale e comunicazione verbale. La comunicazione non verbale assume un ruolo fondamentale nel rapportarsi con pazienti con difficoltà di comunicazione, come quelli colpiti dal morbo di Alzheimer. E' noto che la malattia di Alzheimer e le altre demenze compromettono le capacità di comunicazione del paziente. In questa situazione assume grande significato la comunicazione non verbale; il paziente demente, infatti, è molto sensibile all'atteggiamento del corpo ed al tono della voce. Un atteggiamento rilassato, una voce calma, e modi rassicuranti aiutano una buona comunicazione con il paziente, così come accompagnare le istruzioni con atteggiamenti che mimano ciò che si vuole dal paziente (le azioni parlano più delle parole) e mostrare l'approvazione per ciò che viene fatto bene (un sorriso, una carezza).