Riassunto sui disturbi dell'affettivita' e dei sentimenti

I disturbi dell'affettivita' e dei sentimenti: ansia, disturbo dell'umore, depressione, mania bipolare, noia, vergogna e colpa (6 pagine formato doc)

Appunto di 7psyco6

DISTURBI DELL'AFFETTIVITA' E DEI SENTIMENTI

Disturbi dell'affettività e dei sentimenti.

Ansia: disturbo dell'amore. L’ansia si può mostrare con sintomatologia prevalentemente psichica o prevalentemente somatica. Psichica è stato di allerta, sensazione di non farcela, senso di paura senza un oggetto che faccia paura; oppure un vissuto di depersonalizzazione. Sento come se la realtà fosse cambiata. Poi c’è espressione somatica: Mancanza di respiro, tachicardia, svenimenti, senso di caldo, di freddo, sudorazione, etc… Tutto può essere espressione somatica dell’ansia.
Si esprime o per via solo psichica, o per via somatica.
  Detto come l’ansia si può esprimere come sintomo, facciamo i disturbi d’ansia, le malattie che contengono questi disturbi. Varrà anche per la depressione questo tipo di classificazione.
Disturbi d’ansia. Ansia normale:  Il soggetto che abbia vissuto un terremoto e dopo per qualche giorno continui ad essere ansioso che torni, è considerato anche normale. Uno a cui hanno rubato tutto a casa va a casa ma c’ha sempre paura.
Ansia reattiva: può essere inserita e chiamata disturbo dell’adattamento per ansia. È un’ansia già patologica, ma dipendente da un’esperienza. Diventa da quel momento per tempo una sintomatologia ansiosa legata a quell’esperienza lì. Non gli passa.

Nevrosi d'ansia: sintomi e cura

DISTURBO DELLA SFERA AFFETTIVA

Ansia secondaria: Secondaria o a una sostanza (farmaci o sostanze), o a una malattia fisica. Si dice secondaria perché il soggetto una volta che sospende la sostanza o passa la malattia passa anche lei. Es di sostanze. Eccitanti. Basta pensare al soggetto che è abituato a prendere un caffè e poi ne prende sei. C’è anche un’ansia secondaria a malattie. Ci sono malattie che presuppongono ansia. Collegata al dolore c’è una malattia a cui bisogna stare attenti. L’infarto.
Disturbo da attacco di panico: Crisi d’ansia violenta, improvvisa, a ciel sereno, ma breve in cui il soggetto teme di impazzire, perdere il controllo e morire. Se teme di morire è in base al sintomo che sente: se ha dolore nel petto, temerà di avere un infarto. Se prevalentemente la sintomatologia è di tipo somatico temerà di morire. Invece temerà di impazzire se avrà una sintomatologia di tipo psicologico, tipo depersonalizzazione.
  Può rimanere un episodio isolato. Lui è tranquillo. Di colpo gli viene una crisi. Può essere un episodio, ma può anche capitare che ritorni.
  Può sviluppare anche agorafobia come paura di rimanere intrappolati in una condizione in cui si possa avere un’altra crisi, magari in un posto simile in cui hai avuto la prima crisi, e di non essere soccorso. Questo comporta delle conseguenze. Se ha avuto un attacco di panico ed è stato tanto male, era una crisi breve. Poi utilizza due strategie difensive coscienti, l’evitamento  (il soggetto evita quelle situazioni in cui potrebbe avere una crisi, soprattutto se l’ha già sperimentata lì. Se l’ho avuto in autostrada, non andrò più lì.)o la rassicurazione (se è venuto in autostrada posso andare, ma devo essere accompagnato. Posso andare al cinema, quindi o sono accompagnato, o mi siedo vicino alla porta d’uscita).

DISTURBO AFFETTIVO EMOTIVO

Un soggetto che sviluppa agorafobia lamenta anche che quando va fuori in genere ha ansia anticipatoria. Ha piccole crisi d’ansia e si sente in imbarazzo.
Disturbo d’ansia generalizzata: Qui abbiamo quello che è in costante movimento. Non si esprime con un episodio unico e potente. Qui si esprime con una costante di ansia, di irrequietezza
Disturbo post – traumatico da stress: Sarebbero due: disturbo da stress, che personalmente il prof rifiuta. Non sappiamo se nel DSM-V l’abbiano corretto.
Cos’è il post-traumatico da stress? È il disturbo d’ansia del sopravvissuto, il soggetto è a rischio di morte, è stato a contatto con la morte.
Con quali sintomi dissociativi?
-    Flashback: Rivedere e rivivere la scena. Quelli dello tsunami vedono l’acqua. Molti sono collettivi, altri possono essere personali. Il soggetto rivede lo stupratore a distanza di un anno. Oppure un incidente stradale.
-    Iperattivazione: il soggetto è sempre in allerta, la soglia degli stimoli è molto bassa, ha difficoltà di sonno e concentrazione
-    Evitamento dei luoghi, degli oggetti e delle persone che abbiano collegamenti con quell’evento
  Alcuni cominciano a pensare anche esperienza post-traumatica da stress anche il trapianto. È in collegamento anche con la morte. Ti cambiano il cuore, ad esempio. Il cuore di uno che è morto. E se non funziona, muori tu.