Heinz Kohut

Appunto sulla psicologia del sè di Kohut: la teoria dello sviluppo (3 pagine formato doc)

Appunto di martinabriguglio
Kohut.
È l’esponente più famoso della psicologia del sé. Kohut costruisce la teoria dello sviluppo partendo da pazienti patologici. Essendo però uno psicologo del sé, egli si concentra sulla differenza tra Io e Sé: il Sé è diverso dall’Io perché il Sé è l’esperienza personale psicologica che l’individuo ha di sé, che caratterizza i pensieri o gli affetti che l’individuo ha di se stesso. Kohut inoltre concorda con Winnicott sul fatto che il Sé è innato anche se quando il bambino nasce il Sé è molto debole, primitivo. Affinché si sviluppi un Sé coeso e costante il bambino ha bisogno delle relazioni con gli altri: questi altri sono chiamati da Kohut oggetti-sè che per il bambino sono oggetti intermedi tra mondo interno ed esterno.


Quindi lo sviluppo dipende dal tipo di risposte che gli oggetti-sè danno al bambino: queste risposte dovrebbero essere risposte sia di rispecchiamento che di idealizzazione.
Il rispecchiamento avviene quando la mamma riconosce, rispecchia alcuni parti sia fisiche che psicologiche del bambino.
Kohut era uno psicanalista freudiano ma studiando i pazienti con disturbo narcisistico di personalità si accorge che la seconda topica e la teoria delle pulsioni non sono sufficienti per spiegare i disturbi di questi pazienti: secondo Kohut infatti questi pazienti non soffrivano per un conflitto tra le istanze (Io, Es e Super-Io) ma possedevano una struttura deficitaria di base. Kohut chiama quindi il paziente con strutture deficitarie di base uomo tragico, contrapposto all’uomo colpevole il quale invece soffriva per un conflitto tra le istanze.


Kohut nota che questi pazienti avevano gravi forme depressive: erano molto vulnerabili sotto il punto di vista della stima di sé, erano estremamente sensibili alle offese da parte degli altri e infine mancavano dell’aspetto empatico. Kohut ipotizza che la mancanza di stima di sé in questi pazienti sia dovuta a una carenza di risposte empatiche adeguate nelle prime fasi dello sviluppo del bambino.