La teoria dell'attaccamento di Bowlby

Appunti sulla teoria dell'attaccamento di Bowlby (6 pagine formato doc)

Appunto di martinabriguglio
Bowlby è il quarto di sei fratelli e la sua famiglia è di classe medio-alta.
Lui era seguito durante l’infanzia da una bambinaia (poi dovrà fare i conti con la sua morte) perché stava con la madre solo un’ora al giorno dopo l’ora del tè poiché secondo i suoi genitori i bambini non dovevano esser viziati. Poi fu spedito in collegio all’età di sette anni.
John Bowlby è il principale teorico della teoria dell’attaccamento. Egli apre un’altra corrente teorica che definisce questo concetto nuovo, l’attaccamento.


Per Bowlby l’attaccamento è un legame affettivo di lunga durata, quindi che per il bambino sia significativamente legato a uno scambio affettivo e non solo legato a cure fisiche, e l’attaccamento inizialmente si stabilisce con una persona specifica, che è rappresentata dalla figura materna. L’attaccamento è un concetto che va dalla culla alla tomba, quindi è un concetto fondamentale durante tutto il ciclo di vita.
La qualità del legame di attaccamento sviluppato nei primi giorni di vita caratterizza la qualità dell’attaccamento durante tutto l’arco di vita. Questo legame affettivo è mutuo tra la mamma e il bambino, quindi affettivamente dev’essere importante per entrambe le figure.


Per comprendere l’attaccamento, quindi il legame, la relazione, si studiano i comportamenti di attaccamento che sono le interazioni, le quali rappresentano ciò che succede tra mamma e bambino. Per costruire questa teoria Bowlby fa riferimento a diverse altre teorie: l’attaccamento ha delle basi evoluzionistiche, delle basi etologiche, della basi derivanti dalla teoria cibernetica e delle basi della teoria psicoanalitica. La teoria evoluzionistica studia come le specie si evolvono nel tempo. Bowlby nota che tutti gli esseri viventi hanno una tendenza innata per cercare di stare vicino agli adulti di riferimento.