Cos'è la droga: caratteristiche, definizione ed effetti

Cos'è la droga, quali sono le sue caratteristiche ed effetti. Definizione di droga e conseguenze della sua assunzione nel breve e lungo termine

Cos'è la droga: caratteristiche, definizione ed effetti
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Cos'è la droga

Quali sono le caratteristiche e gli effetti della droga?
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Una droga è una sostanza di origine naturale o sintetica, che agisce sull'organismo di un soggetto modificandone le sensazioni ed il comportamento. L'uso della droga, soprattutto se frequente, può provocare danni più o meno gravi per la salute fisica e psichica dell'individuo, nonché alterazioni di un normale rapporto sociale.

Chi è il drogato

Drogato è un termine di uso comune che indica chi fa uso di droghe e ha acquisito nel tempo un significato negativo ed emarginante.

Il termine drogato non ha un significato preciso: è preferibile sostituirlo col termine tossicodipendente, il cui significato è più esatto. Tossicodipendente è ad esempio ogni individuo che, avendo fatto uso di una qualsiasi droga, manifesta una dipendenza fisica o psichica, oppure tutte e due insieme. Un fumatore occasionale di hashish, di cui si sentirà dire che è un drogato, non è necessariamente un tossicodipendente, mentre lo è una persona che fa uso smodato di alcool, perché è incapace di farne a meno.

La dipendenza, a sua volta, è l'impossibilità di fare a meno di una droga. Comporta due tipi di dipendenza: fisica o psichica. I due elementi possono o non possono essere associati.

Tipi di droga ed effetti

Le sostanze stupefacenti comprendono una vasta gamma di sostanze; alcune sono legali (barbiturici, alcool, tabacco), altre sono illecite, come la "cannabis" e i suoi derivati (hashish e marijuana), l'oppio e i suoi derivati (cocaina, crack), ed alcune sostanze sintetiche come l'ecstasy.

La cannabis

La cannabis sativa è coltivata sia per le fibre tessili sia per i semi oleosi.

La varietà cannabis indica è nota per le sue capacità stupefacenti, di cui sono dotate le foglie (marijuana) e la secrezione dei peli ghiandolari delle infiorescenze femminili (hashish).

Il cannabismo è l'intossicazione derivata dall'uso di hashish e marijuana, le cosiddette droghe "leggere". Dopo breve tempo dall'assunzione tramite fumo, compare uno stato euforico che può sfociare in uno stato semiconfusionale. Segue uno stato di "serenità" e di sonno. Per queste droghe non è stata dimostrata una vera dipendenza fisica, ma creano tuttavia una dipendenza psichica per le piacevoli sensazioni che provocano, per cui il soggetto non riesce a farne a meno.

In particolare, per quanto riguarda l'hashish (già conosciuta nell'antichità), è stato notato che, mentre in piccole quantità produce euforia, con quantità maggiori induce distorsioni percettive, ed aumentando ancora il quantitativo provoca episodi psicotici. Gli effetti psicologici, comunque, sono strettamente legati alla cultura personale del soggetto.

Il papavero da oppio

Il papavero da oppio, che fornisce le materie prime per la produzione della morfina e dell'eroina, è coltivato in India, Turchia, Pakistan, Tailandia. Il lattice del papavero costituisce l'oppio grezzo che viene convertito in morfina base. Il lattice fuoriesce dalla capsula non ancora matura del Papaver Somniferum per incisione o spremitura; queste gocce sono dette "lacrime di oppio".

La morfina è il principale derivato dell'oppio, nonché il primo in ordine di tempo ad essere stato estratto da droghe vegetali (1805). Si presenta come una polvere bianca. A bassissime dosi ha un effetto analgesico accompagnato da uno stato di euforia conseguente ad una depressione della corteccia cerebrale, e favorisce il sonno.

Dosi più elevate provocano vomito, sonno comatoso e gravi problemi di respirazione, con conseguente morte per paralisi respiratoria.

Ad una fase di euforia, caratterizzata dall'eliminazione di qualsiasi dolore, succede un periodo in cui si riscontra dimagrimento, mancanza d'appetito, tremori, diminuzione di resistenza alle infezioni, ecc. Infine un terzo periodo, con esito inevitabilmente letale per gravissimo deperimento generale, malattie infettive, sincope cardiaca.

E' usata a scopo terapeutico, esclusivamente per alleviare i fortissimi dolori conseguenti a gravi malattie, che non possono essere attenuati con altri farmaci.

Il morfinismo si manifesta con la necessità di uso continuo a dosi progressivamente più elevate e con crisi di astinenza in caso di interruzione improvvisa dell'assunzione.                                                 

Papavero da oppio
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L'eroina è un derivato della morfina. Si presenta in forme diverse: polvere bianca o marroncina. Quasi sempre viene tagliata con altre sostanze; può essere inalata per via nasale, fumata, ma in generale viene iniettata per via sottocutanea o in vena.

Ha come effetto un immediato senso di piacere ed euforia che nei tossicodipendenti lascia poi il posto ad ansia, depressione, dolori fisici. Crea una dipendenza fisica e psicologica molto forte. Ha un'altissima tolleranza, è necessario cioè aumentare la quantità e la frequenza delle dosi per riuscire ad ottenere le stesse sensazioni.

Produce molti danni al fisico, inibisce la produzione degli ormoni sessuali, riduce l'attività respiratoria, indirettamente provoca infezioni come epatite virale, tetano, AIDS, dovute allo scambio di siringhe. Dosi eccessive possono causare coma e morte per collasso respiratorio. Le crisi di astinenza, che si manifestano dopo poche ore dall'introduzione di una dose, sono molto dolorose e comportano nervosismo, panico, tremori, spasmi muscolari, ansia, insonnia, dolori, nausea, vomito, tachicardia.

Il metadone

Il  metadone è un oppioide sintetico che viene utilizzato come surrogato della morfina. Viene assunto per via orale o per iniezione. Provoca euforia e senso di benessere. Produce gli stessi danni di tutti gli oppiacei; crea dipendenza fisica e psichica.

Viene eliminato dall'organismo più lentamente rispetto alla morfina e all'eroina. Il metadone viene usato nel trattamento della tossicodipendenza da eroina: somministrato sotto forma di sciroppo, blocca gli effetti dell'astinenza per 24-48 ore, inoltre previene le ricadute.

La cocaina

Foglie di coca
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La  cocaina si estrae dalle foglie essiccate della coca, coltivata nelle zone montuose del Perù, della Bolivia e del Cile. Si assume masticandone le foglie o, soprattutto, per inalazione.

Gli effetti fisici sono estremamente pericolosi; gli effetti psichici sono: euforia, allucinazioni visive, uditive, tattili e schizofrenia. Si giunge facilmente all'intossicazione cronica (cocainismo) a causa dell'effetto psicologico prodotto. Inoltre l'abitudine a fiutare cocaina, può provocare la perforazione del setto nasale.

Il crack è un estratto naturale della pianta di Coca, si presenta sotto forma di pasta che può essere usata da sola, fumata con una pipa, oppure venire mischiata con tabacco e fumata come una normale sigaretta.

Spesso il Crack viene rinforzato con altre sostanze, in particolare l'eroina.

Ha l'effetto di arrivare rapidamente al cervello, provocando un immediato senso di euforia e sensazioni di intenso piacere. Crea una rapida dipendenza fisica e psicologica. Tra i danni si evidenziano: instabilità emotiva, allucinazioni, depressioni, perdita di peso, alterazione del ritmo cardiaco, ipertensione. Può causare paralisi respiratoria, crisi epilettiche, psicosi e tendenze suicide.

L'ecstasy

L'ecstasy è una droga sintetica in compresse o pasticche che possono contenere LSD (un allucinogeno di origine sintetica). Ha per effetto la cancellazione del senso di stanchezza; se consumata nelle discoteche, la musica assordante ne potenzia gli effetti.

Fisicamente provoca tachicardia, insonnia, aumento della temperatura corporea fino a 43° C, causando emorragie inarrestabili; crea dipendenza psicologica.

Le droghe minori

Esistono inoltre molte altre droghe minori, più o meno nocive, ma comunque illegali. Ve ne sono di origine naturale, come la codeina (oppioide), il khat, l'olio di canapa indiana, ed altre di origine sintetica come le designer drugs, il GHB, i poppers,  il PCP ("polvere degli angeli"). Gli effetti e i danni conseguenti al loro uso sono simili a quelli già esposti.

Negli ultimi anni vi è stato un incremento nel traffico di LSD ed ecstasy, mentre è in diminuzione quello di eroina, cocaina, hashish e marijuana. Si sta verificando inoltre un notevole incremento di tossicodipendenti da eroina curati nei servizi pubblici ed in terapia presso le comunità.

Le sostanze stupefacenti legali

Tra le sostanze stupefacenti legali (che comunemente non vengono chiamate droghe, ma possono alterare lo stato psichico),ce ne sono alcune comunemente utilizzate e diffuse a tutti i livelli della società. Il loro abuso può infatti provocare effetti gravissimi a lungo termine.

Il caffè

Pianta del caffè
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Il caffè è una pianta originaria dell'Etiopia, importata in Europa dagli Arabi verso il XVI secolo. E' un arbusto alto 6 - 7 metri, ha foglie opposte appuntite persistenti; i fiori riuniti in grappoli sono bianchi e profumati; il frutto che assomiglia ad una"ciliegia" è una drupa rossa contenente due semi avvolti in una membrana.

I semi torrefatti acquistano il tipico aroma e servono a preparare una bevanda ricca di carboidrati, proteine e caffeina, che esercitano un'azione eccitante sul cuore e sul sistema nervoso. L'abuso della bevanda provoca un'intossicazione detta "caffeismo" che dà vertigini, tachicardia, inappetenza ed invecchiamento dei tessuti.

Il tabacco

Il  tabacco è una pianta erbacea originaria dell'America. La raccolta viene eseguita quando le foglie basse prendono un color verde chiaro e quelle in alto (le più dolci e pregiate) cominciano a presentare venature giallastre. Raccolte mano a mano che maturano, esse vengono poi sottoposte all'essiccamento all'ombra, al sole o al fuoco, a seconda del tipo di consumo a cui sono destinate. All'essiccamento seguono la fermentazione e la stagionatura, che a seconda del tipo di foglia può durare da sei mesi a tre anni. La produzione ed il commercio del tabacco costituiscono un settore importante dell'economia mondiale.

Negli ultimi anni il problema  dei pericoli della tossicomania da tabacco è stato posto in primo piano. Tra le sostanze presenti nel fumo del tabacco la più pericolosa è la nicotina, che provoca un restringimento dei vasi sanguigni con aumento della pressione arteriosa.

Fa aumentare il colesterolo nel sangue, irrita i bronchi, favorisce la comparsa della tosse e delle malattie infiammatorie dell'apparato respiratorio, come tracheiti e bronchiti croniche. Ogni condizione di irritazione od infiammazione cronica favorisce l'azione cancerogena del catrame e dei suoi derivati.

Gli effetti del fumo sull'organismo sono devastanti: sull'apparato respiratorio poiché vi è uno stretto collegamento tra cancro del polmone e il consumo di sigarette, e sull'apparato cardiovascolare poiché causa un aumento di lavoro del cuore. L'infarto cardiaco è il principale rischio, ed aumenta in proporzione al numero di sigarette fumate. Sull'apparato digerente altera la secrezione dei succhi pancreatici ed è riconosciuto come responsabile del tumore esofageo.I danni del fumo si ripercuotono anche sui non fumatori, poiché il fumo si disperde nell'ambiente e la sua inspirazione (fumo passivo) provoca gli stessi effetti del fumo diretto.

L'alcool

L'alcolismo è l'intossicazione conseguente all'abuso di bevande alcoliche. Gli effetti si hanno sul sistema nervoso con uno stato di euforia, eccitazione, seguiti da depressione e sonnolenza.

L'alcool ha un'azione tossica su tutti i tessuti, in particolare sulle cellule del fegato e su quelle del sistema nervoso, con diminuzione della memoria e della volontà, con squilibrio mentale e delirio.

L'unica possibilità per combattere l'alcolismo è la prevenzione, che purtroppo non sempre viene attuata nella misura dovuta.

I barbiturici

I barbiturici sono farmaci che agiscono sul sistema nervoso come ipnotici, favorendo cioè il sonno. Tra i più noti ricordiamo il  Veronal, il  Luminal, il  Dial.

Vi sono poi quelli ad azione ipnotica più intensa, ma più breve, come il Pentotal, ampiamente usato in chirurgia come anestetico.

I Barbiturici hanno grande importanza farmaceutica, ma possono portare ad assuefazione. In piccole dosi hanno proprietà ipnotiche, in dosi medie sono depressivi della corteccia cerebrale e del midollo spinale; in alte dosi possono alterare gravemente il sistema nervoso e si può arrivare al coma e alla morte per paralisi dell'attività respiratoria.

Il doping

Protesta dei ciclisti durante il Tour de France 1998
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Doping è un termine usato in gergo sportivo per indicare sostanze assunte illegalmente per avere migliori prestazioni durante le gare, in modo sleale. Deriva dall'inglese  "to dope" = drogare.

Si ricomincia a parlare di "doping" durante il Tour de France '98 quando alcuni ciclisti risultano positivi al test anti-doping. I medici e la polizia a quel punto divengono ossessionanti con i loro controlli e le loro accuse, fino al punto che i corridori si strappano il numero di gara dalla maglia in senso di protesta.

In seguito i controlli furono allargati anche ai calciatori; in alcune case furono trovate sostanze proibite (caffeina, efedrina, anabolizzanti) e fu scoperto che la squadra del Parma offriva pillole ai suoi giocatori, ma questi non erano obbligati ad accettare; inoltre queste sostanze avevano degli effetti collaterali, per esempio di rendere irritati. L'effetto di queste sostanze, ovviamente, è solo momentaneo e a lungo andare può deprimere.

La droga come problema sociale

Il problema della tossicodipendenza viene considerato come la reazione ad un malessere profondo della nostra società.

L'evoluzione economica e sociale di questi ultimi anni non ha reso più agevole l'integrazione dei giovani nella società.

Perché i giovani si drogano?

Le ragioni per cui i giovani si avvicinano alla droga sono numerose e molte possono agire contemporaneamente:

  • La curiosità: esiste nei giovani il bisogno di sperimentare tutto.
  • La moda, la pressione di gruppo: esiste sui giovani la pressione esercitata dai compagni, ma questa assume una finzione rilevante quando colma dei vuoti.
  • La ricerca del piacere proibito: nell'assunzione di certe sostanze non vi è soltanto la ricerca del piacere, ma anche la ricerca della trasgressione ad una proibizione.
  • La crisi dell'adolescenza: è uno dei motivi più spesso richiamati perché l'adolescenza è un periodo di fragilità per le trasformazioni che avvengono nel giovane.

Tossicodipendenti: come aiutarli?

Il primo aiuto che possiamo dare ad un tossicodipendente è un atteggiamento aperto nei suoi riguardi, per aiutarlo a ritrovare un posto nella società, oltre, ovviamente, a servirsi delle corrette cure mediche.

Tra le numerose iniziative sorte a tale scopo ricordiamo l'istituzione di comunità terapeutiche e centri di solidarietà che operano al fine di offrire ai disintossicati la possibilità di ritrovare un equilibrio psico-fisico e di reinserirsi nella vita sociale.

Comunque tutte le istituzioni, pubbliche e private, devono operare efficacemente per impedire che la richiesta di aiuto dei giovani dipendenti cada nell'indifferenza o sia raccolta solo da altri tossicomani o dai trafficanti di sostanze stupefacenti.

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