I Linguaggi dell'Arte

breve riassunto dei capitoli 1 e 3 del libro "I Linguaggi dell'arte" di Nelson Goodman (3 pagine formato doc)

Appunto di joker4
Nelson Goodman, filosofo statunitense, che nel corso del ventesimo secolo, si dedicò allo studio del linguaggio, nel  1968 scrisse il libro “ I Linguaggi dell'Arte”.
Ne quale cerca di affrontare e approfondirei temi principali della filosofia dell'arte.

GOODMAN - LOGICA IN SEMIOTICA (Clicca qui >>)


Goodman, inizia la sua opera, discutendo della rappresentazione e lo fa analizzando l'arte pittorica.
Un quadro sembrerebbe essere la rappresentazione del soggetto che viene dipinto e visto che il concetto di rappresentazione viene spesso collegato a quello di somiglianza, si potrebbe dire quindi, che un quadro rappresenta un cavallo, ma un cavallo non può rappresentare un quadro, questo ci fa capire come, la somiglianza non è una condizione sufficiente per parlare di rappresentazione.

SCHEDA COLINERGICI DAL GOODMAN (Clicca qui >>)


Potremmo dire invece, che un quadro che rappresenta un oggetto, si riferisce ad esso e lo denota.
La denotazione è un elemento indipendente dalla somiglianza ed è la base della rappresentazione.

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Secondo l'autore, per imitare un oggetto, bisogna copiarlo, ma non è così semplice, infatti un oggetto può apparire diverso in base alle esperienze di ogni osservatore, per avvicinarci maggiormente alla rappresentazione reale dell'oggetto, bisognerebbe copiarlo tramite un occhio asettico, ma purtroppo, come precisa lo studioso Ernst Gombrich tale occhio non esiste in natura.