Riassunti di storia contemporanea

Storia contemporanea: riassunti dettagliati pronti da studiare tratti dal libro "Introduzione alla storia contemporanea" di Paolo Pombeni (15 pagine formato doc)

Appunto di shejla77

STORIA CONTEMPORANEA RIASSUNTI

Quando nasce l’età moderna?
Il 1492, ovvero la Scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo, è la data emblema che segna la fine del medioevo e l’inizio dell’età moderna.
L’inizio dell’età contemporanea.
Tradizionalmente si individua l’inizio dell’età contemporanea con il 1789, anno d’inizio della Rivoluzione Francese, evento che introdusse i principi di libertà politica-economica, cambiamenti nei rapporti di classe, trasformazioni della cultura-tradizioni, anche se si tratta di un proseguimento delle idee e dei valori proposti dall’illuminismo.
Il 1815, durante il quale si svolse il Congresso di Vienna, segna l’apertura di una nuova fase: l’organizzazione della vita statuale, sociale, privata.

La società conosceva una prima trasformazione con l’imporsi delle grandi aree urbane (la grande Londra tra fine ‘700 inizio ‘800), il miglioramento dei trasporti via terra e via mare.

Scoperta dell'America: cronologia e protagonisti

RIASSUNTO DI STORIA CONTEMPORANEA PRONTO DA STUDIARE

Proposte di periodizzazione.

Lo storico inglese Barraclough individua “un lungo periodo di transizione”di circa 70 anni, che andava dalle dimissioni di Otto von Bismarck (1890) al 1961 anno di inizio della presidenza di John F.Kennedy negli Stati Uniti. Questo periodo di tempo avrebbe visto il progressivo declino dei caratteri dell’età moderna e l’affermarsi dei caratteri dominanti dell’eta contemporanea
Lo storico americano Arno Mayer, nel 1981 ha lanciato la tesi di un Antico Regime che sarebbe durato fino alla Prima Guerra Mondiale (1914), egli cercava di dimostrare che i valori dell’Antico Regime e i poteri dell’Aristocrazia erano sopravvissuti fino allo scoppio del conflitto mondiale.
Lo storico inglese Eric Hobsbawm sosteneva la teoria di un “lungo ‘800” che andava dall’impero Napoleonico alla fine della Prima Guerra mondiale (1818) ed un “breve ‘900” che andava dalla fine della Prima Guerra alla caduta del Muro di Berlino e del comunismo sovietico (1989).
Elementi di novità dell’età contemporanea: lo spazio
Lo spazio dell’età contemporanea è diverso da quello dell’antico regime:
-sviluppo dei mezzi di trasporto (ferrovia, automobile) e della comunicazione grazie alla tecnologia;
- globalizzazione e dimensione della società di massa, trasformazioni nell’economia (industrializzazione, catena di montaggio, grandi magazzini, vendita per corrispondenza);
-trasformazione del rapporto dell’uomo con il territorio, prima trasformazione lenta, oggi rapida e incisiva.

Storia contemporanea: riassunti dal testo di Sabbatucci Vidotto

RIASSUNTO STORIA CONTEMPORANEA IL NOVECENTO

Allargamento del suffragio : Francia
Dopo il Congresso di Vienna si mantiene in più casi il suffragio maschile basato sul censo (ricchezza e istruzione che rende le persone più forti e da capacità critica);
-Rivoluzione del 1830, Francia e Belgio sono regimi costituzionali ma il voto è ancora basato sul censo;
-il potere dei sovrani non è più assoluto ma viene accordato con i cittadini;
-1848 La Rivoluzione introduce per la prima volta il suffragio universale maschile (fase breve e transitoria);
-Napoleone III utilizza dei plebisciti (voto popolare maschile) nell’ambito della trasformazione della Francia da Repubblica a Impero;
-1870 dopo la caduta di Napoleone III, con la Terza Repubblica il Francia si instaura il suffragio universale maschile.
Potere politico
Nell’Antico Regime il sovrano governa per diritto divino, alcuni filosofi tra cui Locke e Hobbes avevano messo in discussione questo fondamento teocratico e avevano avanzato l’idea del contratto come base del potere politico. Questo contratto prevedeva la cessione da parte dei membri di una comunità del proprio potere individuale a un terzo soggetto per rendere possibile l’amministrazione della comunità. Questo apriva la strada alla laicizzazione della politica, cioè alla liberazione dai vincoli della religione.
Rousseau utilizza l’idea del contratto per sostenere che la decisione politica era il frutto della volontà generale dei membri di una comunità. In questo modo veniva abolita l’idea del potere assoluto e si poneva la base per l’affermazione di uguaglianza politica.