Storia del Diritto Canonico

Introduzione allo studio delle norme giuridiche formulate dalla Chiesa cattolica, che regolano l’attività dei fedeli nel mondo nonché le relazioni inter-ecclesiastiche e quelle con la società esterna (32 pagine formato doc)

Appunto di spike89ct
Storia del Diritto Canonico

Lezione 1 - Introduzione : differenza tra diritto ecclesiastico e diritto canonico.

Occorre anzitutto partire dalla distinzione tra diritto ecclesiastico e diritto canonico.
Il primo è il diritto dello Stato che regola i rapporti tra Stato e Confessioni religiose, invece il secondo è il diritto della Chiesa Cattolica. La Storia del Diritto Canonico ha come obiettivo fondamentale quello di trattare il diritto della chiesa secondo un profilo storico. Il diritto canonico trae la sua etimologia dal termine canone, derivante dal latino canon e dal greco kanòn, il cui significato è riga, righello, misura, ma in senso traslato si sta ad indicare la misura del comportamento attraverso la regola o norma posta dalla Chiesa.
Quindi i Canoni sono le norme poste dall'ordinamento giuridico della Chiesa, deliberate dal Concilio Episcopale.

Quanto al diritto canonico, esso trova fondamento nel Cristianesimo, religione questa che si basa sulla nascita, morte e resurrezione di Cristo, che si è fatto verbum, ossia carne. La chiesa cattolica romana è retta dal Papa. Nel 1904 viene effettuata all'interno della Chiesa un opera di codificazione del diritto ad opera di Pio IX, che fu promulgata da Papa Benedetto XV. L'opera di codificazione viene effettuata al fine di ridurre il materiale normativo che si era prodotto nei secoli precedenti, ad uguaglianza degli ordinamenti civili. Un esempio è il Codice di Diritto Canonico del 1917, che racchiude in sé tutto il materiale normativo della chiesa nonché il diritto divino positivo e naturale, quale ad esempio il Corpus Iuris Canonici, il quale conteneva il Decretum di Graziano del 1140, il Liber Extra di Gregorio IX del 1234, il Liber Sextus di Bonifacio VIII del 1298, le Clementinae di Clemente V del 1317, le Extravagantes Communes, nonché norme deliberate dal Concilio di Trento (1545-1563). A seguito della produzione normativa del Concilio Vaticano II, tenutosi sotto il Pontificato di Giovanni XXII e Paolo VI, Papa Giovanni Paolo II procede con il rinnovamento del diritto della Chiesa e lo fa attraverso la promulgazione del Codex Iuris Canonici del 1983, a cui seguì il Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium, cioè il codice dei canoni delle chiese orientali del 1990. Nell'ambito delle Chiese orientali esistono chiese legate a quella romana, ma altre sono ovviamente distaccate da Roma, poiché non riconoscono l'autorità del Papa come Capo Supremo della Chiesa. Proprio per tale motivo venne promulgato nel 1990, come già detto il Codice dei Canoni delle Chiese Orientali.