Avanguardie Storiche

Espressionismo (Munch) Surrealismo (Magritte) Cubismo (Picasso) Futurismo (0 pagine formato pdf)

Appunto di esterb93
PERIODO: ultimi anni del XIX secolo - primi decenni del XX secolo
Il termine «avanguardia» viene dal linguaggio militare: indica il gruppetto di soldati che venivano praticamente mandati al massacro per aprire la strada al grosso dell’esercito.
L’etichetta «Avanguardie Storiche» definisce una serie di fenomeni artistici in rotta con la tradizione. La prima denominazione di Avanguardie è stata assegnata ad alcuni movimenti nati in America nel secondo dopoguerra. Le Avanguardie Storiche comprendono invece sei fenomeni artistici europei, e sono Storiche per distinguerle appunto da quei movimenti americani di cui sono il precedente.
Questi fenomeni sono di forte rottura su molti fronti, mettono in discussione molti aspetti: il rapporto con la produzione artistica con il pubblico, il ruolo dell’artista, la società. Hanno una durata brevissima,
per non esaurire la loro carica rivoluzionaria e innovativa.
L’artista mostra il proprio modo di pensare nel suo proprio rapporto con la società, portando avanti una riflessione soprattutto politica: si compromette con il proprio impegno politico, fa scelte politiche
autonome, non è più l’artista che di fronte alla politica o si chiude in se stesso o è asservito al potere.
È a partire dalla concezione politica che si determina quella artistica, che viene poi spiegata in un manifesto
(un manifesto scritto, pubblicato solitamente in un giornale, oppure un’opera d’arte particolarmente significativa).
L’arte si confronta anche con la produzione industriale degli oggetti. Il rapporto progetto-forma entra in crisi a causa della produzione in serie: l’aspetto artistico sta solo nel progetto, nell’idea. Per questo
qualunque gesto intenzionale vale come arte, perché quello che conta è il pensiero, l’azione consapevole, e per questo più che di pittura, scultura, ecc. si parla di espressioni artistiche.