Delacroix: biografia, stile e opere

Biografia e stile di Eugène Delacroix e analisi delle sue opere: La barca di Dante e La libertà che guida il popolo (2 pagine formato doc)

Appunto di stefando

DELACROIX: BIOGRAFIA

Eugène Delacroix (1798-1863).

Eugéne Delacroix nacque a Charenton-Saint-Maurice nel 1798 (forse figlio naturale del marchese di Talleyrand) e studiò al Lycée Impérial di Parigi e successivamente fu allievo di Guérin, nello studio del quale conobbe Théodore Géricault. L’artista si staccò molto presto dalla poetica neoclassica e arrivò ad essere il maggiore dei pittori romantici francesi. La sua arte incarna i principali motivi del Romanticismo: la malinconia, il desiderio di cambiamento, l’avversione per l’accademismo, il riferimento a fatti della storia medioevale (e non della storia antica) e l’esotismo.
(i suoi modelli furono Michelangelo, Tiziano e Rubens).
Grazie al soggiorno in Marocco, nel 1832, nell’arte di Delacroix compare sia l’esotismo, cioè l’interesse per qualcosa che è lontano non solo geograficamente ma anche culturalmente, sia l’interesse per i colori accessi e la luminosità dei cieli nordafricani. Quindi Delacroix divenne un pittore colorista, cioè colui che studia tutti gli effetti del colore. L’artista si spense a Parigi, nel 1863.

Eugène Delacroix: biografia e opere

DELACROIX: LA BARCA DI DANTE

La barca di Dante (1822) - Eugène Delacroix- Il soggetto, tragico e pieno di forza, è tratto dall’ottavo canto dell’Inferno dantesco, dove si narra del passaggio dello Stige, una palude infernale, nel cui fango sono immersi gli iracondi che si agitano e si mordono a vicenda. La barca è pilotata da Flegiàs, demone nocchiero. Durante la traversata verso la città infuocata di Dite, Dante incontra l’anima di Filippo Argenti, arrogante fiorentino che tenta di rovesciare la barca. I personaggi sono immersi in un ambiente tenebroso, dal cui fondo emergono nuvole di fumo dai riflessi rossastri, ma ogni corpo ha bagliori di luce: da Flegiàs intento a remare a Dante che impaurito cerca riparo presso Virgilio, fino ai dannati in varie pose.
I nudi sono volumetricamente trattati con un forte chiaroscuro e costituiscono un richiamo ben preciso alla pittura di Michelangelo.         Già da questo dipinto è possibile notare l’interesse dell’artista per il colorismo: le goccioline d’acqua (sul ventre della donna dannata sulla destra e sotto l’ascella dell’uomo a sinistra) sono formate da pennellate di colori puri giustapposti ? Delacroix non ha fatto ricorso a un colore ottenuto dalla sovrapposizione di più e colori, né ha impiegato un colore carico di riflessi di luce, ma un unico colore è stato diviso nei suoi componenti puri che sono stati posati sulla tela, uno di fianco l’altro. [La pennellata è descrittiva, delinea le forme; E’ un esempio di come nel romanticismo venga ripreso il Medioevo, di come vengano trattate le origini culturali europee.]

DELACROIX: LA LIBERTA' CHE GUIDA IL POPOLO

La libertà che guida il popolo (1830) - Eugène Delacroix- Nel 1829 il re di Francia Carlo X insediò un governo clerical-reazionario guidato da Polignac. Tale governo sciolse il parlamento, sospese la libertà di stampa e modificò il sistema elettorale a proprio vantaggio. Dal 27 al 29 Luglio 1830 il popolo di Parigi insorse contro queste disposizioni obbligando il re ad allontanare Polignac e revocare le ordinanze emesse.
La libertà che guida il popolo è l’opera che Delacroix realizzò in quello stesso anno ed espose al Salon l’anno successivo, per ricordare ed esaltare la lotta per la libertà dei parigini.
I riferimenti  formali a La Zattera della Medusa di Géricault, di un decennio prima sono numerosi: la composizione piramidale, i due cadaveri in primo piano, fino al particolare macabro, ma realistico, del calzino sfilato del caduto di sinistra. A differenza, invece, della perfezione anatomica di Géricault, si è sostituita la massa indistinta del popolo, senza connotazioni fisionomiche particolari. Ciascuno poteva, in tal modo, immedesimarsi fra la gente che aveva combattuto per il bene del proprio paese. Tra i personaggi della lotta vi sono le varie classi sociali: il popolano, il militare e il borghese (l’uomo con il cilindro è un probabile autoritratto dell’artista).     Sullo sfondo, il fumo degli incendi e degli spari lasciano immaginare l’esistenza di altre situazioni o atti di eroismo; mentre le torri della Cattedrale di Notre-Dame, sulla destra, suggeriscono la collocazione geografica dell’avvenimento.