Tiziano Vecellio: riassunto su biografia e opere

Riassunto della biografia e le opere del pittore Tiziano Vecellio (4 pagine formato doc)

Appunto di caterinacagalli92

TIZIANO VECELLIO: RIASSUNTO

Tiziano Vecellio (1488/90 - 1576).
Tiziano nasce a Pieve di Cadore e a soli nove anni soggiorna presso uno zio a Venezia. Completa il suo apprendistato nella bottega di Gentile e di Giovanni Bellini per passare infine a lavorare con Giorgione, ma in qualità di maestro ormai formato. In questi anni vede in laguna la presenza di Dürer e di fra Bartolomeo, maturando talmente tanto che nel 1510 – 11 affresca a Padova i Miracoli di sant’Antonio.
Tornato a Venezia, nel 1513 si sente talmente sicuro di se da offrirsi di eseguire una Battaglia per la Sala del Maggior Consiglio.
Tiziano si specializza nell’esecuzione di ritratti in cui sa indagare l’aspetto psicologico dei personaggi senza tralasciare neppure un dettaglio per qualificare il loro elevato rango sociale, dipingendo inoltre opere di stanza. La vera consacrazione coincide con l’esecuzione della grande pala dell’Assunta dei Frari e della Pala Pesaro posta sull’altare nel 1526.
 

Tiziano: analisi del dipinto Diana e Atteone

TIZIANO VECELLIO: VITA IN BREVE

Dal terzo decennio del secolo, l’attività di Tiziano diventa sempre più intensa e la cerchia dei suoi committenti si allarga. Tra il 1529 e il 1530, egli si reca a Bologna dove ritrae Carlo V che ne apprezza il talento: inizia così una fruttuosa collaborazione con gli Asburgo che porterà il pittore a soggiornare due volte presso l’imperatore in Germania, ma anche il figlio di Carlo recherà a Tiziano molta gloria e fama di miglior ritrattista europeo.
Esegue alcune opere in cui si riflette la svolta manieristica della pittura italiana, maturata soprattutto accanto a Giulio Romano.
Tra il 1545 e il 1546 si reca a Roma presso i Farnese, dove ritrae papa Paolo III ed esegue la Danae per Ottavio. Nel 1548 ritrae Carlo V e altri personaggi della corte. Nel 1551 Tiziano inizia la produzione per il principe Filippo d’Asburgo caratterizzata da una pittura ormai libera da ogni corrente convenzione, ma divenuta incandescente nella stesura e nelle scelte cromatiche.
Tiziano non trascura la produzione di pale sacre. Muore stroncato dalla peste abbattutasi a Venezia nel 1576, alle soglie dei novant’anni.
 

TIZIANO VECELLIO: RIASSUNTO OPERE

Concerto Campestre, Tiziano, 1509 – 1511, olio su tela, Parigi – Museo del Louvre.

Il Concerto Campestre era considerato, fino a pochi decenni fa, produzione di Giorgione.
L’ambientazione mitico-agreste, in un paesaggio frondoso e dalla densa atmosfera, avvertiva lo spettatore che la scena si svolgeva nella serena Arcadia cantata dai poeti e musicisti; i personaggi indossanti gli abiti contemporanei (cortigiano suonatore e cantante-pastore) gli consentiva di identificarsi con loro.
La classica naturalezza delle due ignude conferiva incisività all’aspetto mitico della scena, richiamando valori universali di sintesi conciliatoria della bellezza e della natura. L’iconografia non è del tutto chiara: sembra certo che le due figure femminili abbiano natura divina o semi-divina e alludano allegoricamente alla Poesia e alla Musica.
La monumentalità delle figure dagli incarnati sensuali e dorati, la loro dubbia derivazione dall’antico, il loro prevalere fisico sul rigoglioso paesaggio dalla salda volumetria e dalla vigorosa stesura inducono ad attribuire l’opera a Tiziano. L’intonazione complessiva del dipinto evidenzia invece una coerenza poetica e formale da ricondurre a un momento di adesione dell’artista alla cultura filosofica di Giorgione.