Quadro storico- letterario del Medioevo

Note ben scritte sulle principali trasformazioni sociali e culturali avvenute nel corso del Medioevo in Italia e in Europa (9 pagine formato doc)

Appunto di mafaldaquino
Il Medioevo. La nozione di Medioevo come "età di mezzo" formulata dagli umanisti del ‘400 per lungo tempo implicò una valutazione negativa.
Essa infatti evocava l'idea di un periodo di decadenza, di tenebre culturali soprattutto se paragonata allo splendore della Civiltà Romana e il moderno Rinascimento.

Il Medioevo fu un'età di trasformazioni, politiche, sociali, culturali, e di fermenti che pose le basi per la nascita della nuova civiltà.

Nella formula più estesa il Medioevo comprende il millennio che tra due date convenzionali: dalla deposizione di Romolo Augustolo del 476 d.C. e la scoperta dell'America del 1492 d.C. Per quanto riguarda la storia letteraria italiana il periodo è più limitato in quanto già nel secondo ‘300 sono presenti elementi della moderni. Convenzionalmente si è soliti dividere il lungo periodo medievale in tre fasi: la prima dal V al VIII secolo: segnata dal dominio politico - militare dei conquistatori "barbari"; la seconda tra il IX e il XI secolo è definita dalla nascita della società feudale; la terza tra il XI e il XIII secolo contraddistinta dalla nascita della città, dal sorgere della borghesia e dei Comuni.
Le prime due fasi corrispondono all'Alto Medioevo e l'ultima fase al Basso Medioevo.

L'Europa dell'Alto Medioevo e la formazione della società feudale.

La regressione economica e demografica. Il periodo che comprende la caduta dell'Impero romano d'Occidente fino al secolo VIII coincide con la massima decadenza economica e sociale, caratterizzata da un netto calo demografico acuito dalle carestie, dalle epidemie, dai saccheggi e dallo spopolamento delle città. La città perde il suo ruolo dominante. Il centro della vita economica è la curtis, la grande unità produttiva e autosufficiente. L'estrema rarefazione degli scambi commerciali accompagna un sostanziale abbandono delle vie di comunicazione ormai divenute pericolose e sempre più disagevoli.