Storia di Roma: riassunto

Storia di Roma: riassunto breve (7 pagine formato doc)

Appunto di elychiolo

STORIA DI ROMA RIASSUNTO: LE FONTI LETTERARIE

Le testimonianze delle fonti letterarie, in particolare quelle storiografiche, rappresentano il primo blocco d’informazioni con cui ci si deve confrontare per ricostruire la storia di Roma arcaica.

Tali fonti ci offrono un quadro narrativo, una cronologia ed una notevole quantità d’informazioni. Tuttavia, si tratta di opere che risalgono ad epoche molto posteriori agli eventi narrati.
La comparsa della scrittura a Roma, verso la fine del VII secolo a.C., non determinò cambiamenti fondamentali: non si può parlare né di storiografia né di archivi di famiglia. Per il periodo regio, dunque, la tradizione orale deve aver giocato un ruolo di rilievo nella trasmissione dei ricordi storici.
Nella prima parte dell’età repubblicana, l’esistenza di documenti scritti è sicura, ma ci si deve interrogare sulle modalità della loro utilizzazione da parte di chi ha elaborato la più antica storiografia.
I primi storici dei quali possiamo leggere le narrazioni su Roma arcaica vissero nel I secolo a.C.
Tito Livio, di Padova, contemporaneo dell’imperatore Augusto, scrisse una grande storia di Roma dalla sua fondazione, in 142 libri.

Storia romana: riassunto

STORIA DI ROMA RIASSUNTO BREVE

Lo storico greco Dionigi di Alicarnasso fu attivo a Roma in età augustea. Le sue “Antichità Romane”, in 20 libri, coprivano il periodo che andava dalla fondazione di Roma allo scoppio della Prima Guerra Punica (264 a.C.). Roma non aveva suscitato, sino alla metà del IV secolo a.C., nessun interesse da parte della storiografia greca; solo da quest’epoca, a fronte dell’emergere della potenza romana, ci si preoccupò di organizzare le informazioni disponibili. Lo scopo di Dionigi è quello di dimostrare che i Romani erano una popolazione di origine ellenica.
La versione più nota e diffusa della leggenda delle origini di Roma inserisce la fondazione di Alba Longa e la dinastia dei re albani tra l’arrivo di Enea nel Lazio ed il regno di Romolo. Nel I libro dell’“Eneide”, il poeta latino Virgilio (I secolo a.C.) s’ispira a questa tradizione: Alba Longa è fondata dal figlio di Enea, Ascanio/Iulo, trent’anni dopo la fondazione di Lavinium, la città cui il padre dà il nome della moglie, Lavinia. Virgilio mette in relazione il nome di Alba Longa con il prodigio della scrofa bianca (alba) che, dando alla luce trenta porcellini, indicò ai Troiani il numero di anni che dovevano trascorrere per la fondazione della nuova città.

Storia di Roma: riassunto dalla fondazione fino a Ottaviano

STORIA ROMANA RIASSUNTO

Secondo la leggenda, il fondatore e primo re di Roma, Romolo, è figlio di Marte e di Rea Silvia, figlia di Numitore, l’ultimo re di Alba Longa.
Nella tradizione trovava posto anche l’antefatto del conflitto tra Cartagine e Roma. Enea, infatti, era giunto fino a Cartagine, dove aveva conosciuto la regina Didone: quando Enea aveva deciso di ripartire, Didone giurò che un odio eterno avrebbe contrapposto Cartagine a quella città che Enea ed i suoi discendenti si preparavano a fondare nel Lazio ed a far regnare nel Mediterraneo.
Il territorio di Alba Longa era dominato dalla vetta del Monte Cavo, su cui sorgeva il santuario di Iuppiter Latiaris, sede di una delle più antiche e famose leghe politico-religiose del Latium Vetus, quella dei Populi Albenses.

Riassunto della storia di romana

ORIGINI DI ROMA RIASSUNTO: I SETTE RE DI ROMA

La tradizione fissa anche il periodo monarchico della storia di Roma, dal 754 al 509 a.C., anno dell’instaurazione della Repubblica. In questo periodo, su Roma avrebbero regnato sette re: dopo Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo. A Romolo viene attribuita la creazione delle prime istituzioni politiche; a Numa Pompilio si assegnano i primi istituti religiosi; a Tullo Ostilio le campagne militari di conquista (tra cui la distruzione di Alba Longa); ad Anco Marzio la fondazione della colonia di Ostia. Il regno di Tarquinio Prisco segna una seconda fase della monarchia romana, nella quale gioca un ruolo importante la componente etrusca. A Prisco sono attribuite opere pubbliche, mentre a Servio Tullio si fa risalire la costruzione delle prime mura della città (le mura serviane) e l’istituzione della più importante assemblea elettorale romana, i comizi centuriati. Tarquinio il Superbo assume i tratti tipici del tiranno che infligge ai cittadini ogni tipo di vessazione.