Romolo

Appunti sulla nascita di Roma e sui suoi fondatori. ( pag - formato word) (0 pagine formato doc)

Appunto di silvia85
ROMOLO ROMOLO La “nascita” di Roma fu un evento complesso e va inquadrata in una secolare stratificazione di esperienze, ma gli antichi attribuivano tutto all'iniziativa di un singolo individuo, Romolo.
Ma è esistito davvero un personaggio di nome Romolo ed ha egli avuto un qualche ruolo nelle vicende che portarono alla nascita di Roma? Diciamo subito che rispondere in termini credibili a questa domanda è impossibile. Può essere utile, tuttavia, esaminare le principali ipotesi che sono state avanzate al riguardo. Uno dei più grandi storici moderni della Roma antica, Theodor Mommsen, pensò che la leggenda di Romolo e Remo fosse stata elaborata molto tempo dopo l'età regia, e precisamente nel IV secolo d.C. Scopo di questa invenzione sarebbe stato quello di fornire un modello originario della suprema magistratura romana, il consolato: i due gemelli come i due consoli.
L'ostacolo principale a questa teoria sta nel fatto che la storia di Romolo e Remo è quella di una rivalità culminata nel fratricidio, mentre l'immagine ideale dei due consoli è quella dell'equilibrio e dell'armonia. Secondo altri studiosi la leggenda di Romolo esprimerebbe un fenomeno frequente nel mondo antico: la formazione di un culto civico intorno alla figura fittizia di un eroe divinizzato, posto, in quanto “fondatore”, alle origini della città. Questo culto civico, nel quale l'intera comunità si riconosceva, potrebbe essersi formato già nell'VIII secolo, per esempio intorno a una tomba antichissima, interpretata come sepolcro del fondatore, oppure più tardi (comunque non oltre il VI secolo), per spiegare la presenza, sul Palatino e nella valle del Foro, di monumenti che da tempo immemorabile erano oggetto di venerazione ma la cui origine era avvolta nel mistero. Anche se i Romani erano profondamente restii ad attribuire caratteristiche divine a personaggi umani, questo non vale evidentemente per l'eccezionale figura del loro mitico fondatore: non solo, secondo la leggenda, egli ebbe una nascita divina, ma anche la sua morte ebbe caratteri soprannaturali. Ecco il racconto che di quell'evento ci ha lasciato Plutarco: La luce del sole si sarebbe offuscata, sarebbe calata una notte che non era placida né serena, ma agitata da terribili tuoni e scossa da ogni parte da raffiche di vento e da pioggia scrosciante. Allora la folla, che era accorsa numerosa, si sarebbe dispersa, mentre i potenti si radunarono l'uno accanto all'altro; quando la bufera cessò e tornò la luce, il popolo convenne nel luogo di prima alla ricerca del re, pieno di rimpianto; ma i potenti non permisero che si affannassero a cercarlo; invece invitarono tutti a onorare e venerare Romolo poiché era stato innalzato tra gli dèi: da buon re sarebbe divenuto per loro un dio propizio (Vita di Romolo, 27,7-8: trad. di C. Ampolo). Resta un'ultima ipotesi, che alcuni studiosi ritengono non trascurabile: che si a veramente esistito, nell'VIII secolo, un personaggio di nome Romolo. Egli avrebbe avuto