Arte e guerra del '900: riassunto

L'arte durante gli anni della Prima e seconda guerra mondiale: autori, opere, dipinti e correnti artistiche (6 pagine formato doc)

Appunto di scolopendra

ARTE E GUERRA DEL '900

Arte e guerra. In questo secolo ci sono stati degli avvenimenti storici che hanno profondamente inciso la cultura umana e di conseguenza anche le attività d’arte e intellettuali.

Il più importante è stato sicuramente la guerra, che ha segnato, seppur in modi diversi ed anche opposti, moltissimi autori e correnti.
Con l’avvicinarsi del primo conflitto mondiale il clima di tensione che regna in tutta Europa influisce sulla produzione artistica nelle nuove “avanguardie”, successivamente, lo scoppio del primo conflitto favorisce quelle correnti meno legate all’aspetto soggettivo di cui troviamo esempi nel Dadaismo e nel Realismo tedesco.
Una risposta al bisogno di ricostruzione del primo dopoguerra è il cosiddetto “ritorno all’ordine”, fenomeno che in arte consiste nel recupero del rapporto col passato, in chiave di nuova evidenza plastica e volumetrica.
La funzione sociale dell’arte non si esaurisce qui poichè gli artisti stessi sono chiamati a schierarsi, cioè a prendere posizione con una qualche parte politica.
Per esempio in Italia la corrente del Futurismo, che trova il suo manifesto con Marinetti, si sviluppa con l’ascesa del potere fascista e non può che aderirvi viste le comuni idee che esaltano la velocità e la violenza.

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DIPINTI SULLA GUERRA

Dal 1914 diventano frequenti le rappresentazioni delle Manifestazioni interventiste (Carrà) che invitano all’entrata in guerra a fianco dell’Intesa. Il Futurismo diventa così uno dei pricipali movimenti politici.

In questo contesto anche opere visive registrano soprattutto l’aspetto sonoro con l’inclusione di parole scritte, di segni matematici e disegni che ne rendono la dinamica.
Anche già il primo poema di Marinetti (Zang Tumb Tumb) è dedicato esplicitamente al tema bellico, di cui si troveranno anche tracce nella pittura nelle Cariche di cavalleria di Boccioni e Severini.
Con lo scoppio della guerra però la produzione artistica futurista diminuisce di molto a causa dell’arruolamento volontario degli esponenti.

ARTE EUROPEA TRA LE DUE GUERRE

Con lo scoppio del conflitto gli esponenti delle varie avanguardie si disperdono e si trovano isolati, molti di essi partono per la guerra, alcuni muoiono combattendo, gli altri, alla conclusione delle ostilità, si ritrovano per scambiarsi le esperienze compiute.
La guerra richiama alla realtà, al dramma dell’umanità, distrugge le teorie estetiche verso una razionalità necessaria per la ricostruzione.
È questo appunto il fenomeno del “ritorno all’ordine”, comune a tutta Europa, che diventerà il contesto per l’affermazione di molte correnti quali l’Art Decò, fino a portare al purismo che esalta come piacere massimo la percezione dell’ordine (Le Corbusier).