Riforma protestante: riassunto

Martin Lutero e la Riforma protestante: riassunto sulle cause e sui motivi della riforma e sui principi della nuova religione (3 pagine formato doc)

Appunto di nappy

RIFORMA PROTESTANTE: RIASSUNTO

La Riforma Protestante e Martin Lutero.

La Riforma Protestante di Martin Lutero: Appena eletto imperatore, Carlo V fu impegnato nella risoluzione di gravi problemi religiosi e sociali provocati dalle idee di Martin Lutero, un monaco tedesco che con le sue rivoluzionarie proposte di Riforma della Chiesa minacciava di spezzare l’unità dell’impero e di tutta la cristianità europea.
Lutero, professore di teologia nella nuova università di Wittenberg, era giunto alla certezze che le “opere”, le “buone azioni” senza la fede sono inutili e prive di valore. Ma questo princiio contrastava la religiosità del tempo, basata soprattutto sulle pratiche esteriori del culto, su una fede vissuta più come accettazione dell’autorità della chiesa, come forza interiore.
Ciò che scandalizzava maggiormente Lutero era la convinzione, diffusa tra i cristiani, che per salvare l’anima bastassero le indulgenze bandite dal Papa.
Proprio negli anni della sua ricerca teologica, le città e le campagne erano battute da frati inviati dall’arcivescovo di Magonza per la vendita delle indulgenze; chiunque poteva comprare delle indulgenze per ridurre la pena in purgatorio alla sua anima o a quella di un congiunto.

Riforma protestante: cause e conseguenze

RIFORMA PROTESTANTE: CAUSE E CONSEGUENZE

I soldi raccolti dalla vendita delle indulgenze in parte sarebbero andati al vescovo di Magonza, in parte al papa per completare la costruzione della basilica di San Pietro a Roma.
Scandalizzato da questo commercio di cose sacre Lutero nell’ottobre del 1517 pubblicò sul portone della Cattedrale di Wittenberg 95 Tesi nelle quali sosteneva che solo Dio Aveva la facoltà di rimettere i peccati, e non il Papa. Due anni dopo il Papa Leone X, dopo aver tentato invano di portare Lutero a Roma per processarlo come eretico, emanò una bolla di condanna contro il frate ribelle; ma Lutero bruciò pubblicamente la bolla pontificia.
A questo punto l’imperatore Carlo V, che voleva evitare la rottura con Roma, invitò Lutero a piegarsi alla sua volontà; poi nella Dieta dei principi riunita a Worms nel 1521, di fronte a un ennesimo rifiuto di Lutero, lo mise al bando dall’impero. Ma prima che la condanna potesse colpirlo, il frate ribelle era stato rapito e nascosto nel castello di Wartburg dal Principe di Sassonia suo sostenitore.

Martin Lutero e Riforma protestante: riassunto

I PRINCIPI DELLA NUOVA RELIGIONE

I principi della nuova religione. Negli anni precedenti la Dieta di Worms Lutero aveva scritto brevi trattati che si erano subito diffusi in Germania, grazie alla stampa, nei quali egli esponeva i principi fondamentali della Riforma, che diventarono poi il fondamento delle nuove Chiese Riformate. I seguaci di Lutero saranno chiamati protestanti dopo la “protesta” avanzata nel 1529 dai principi tedeschi all’imperatore Carlo V, che voleva condannare Lutero e proibire la diffusione delle sue idee.
Partendo dal presupposto che solo la fede può salvare l’uomo e che Dio parla direttamente alla coscienza del credente attraverso la Bibbia, Lutero negava alla chiesa di ergersi a unica, infallibile interprete delle Scritture; egli proclamava invece il principio del libero esame: ogni cristiano era libero di interpretare individualmente la Bibbia, perché questa risulta comprensibile a chi a fede. Per favorire il libero esame delle Scritture, Lutero curò la prima traduzione della Bibbia in tedesco.
Con il principio del libero esame cadeva per Lutero la distinzione tra laici ed ecclesiastici e veniva affermato il sacerdozio universale; la chiesa cessava di essere un’organizzazione con cardinali, vescovi, parroci, per tornare ad essere la primitiva chiesa Evangelica, cioè la comunità spirituale di tutti i fedeli. Nella chiesa riformata, pertanto, scomparirono gli ecclesiastici che furono sostituiti da semplici pastori, cioè da ministri eletti dai fedeli con il compito di predicare e insegnare la loro religione, uomini come gli altri impegnati nel lavoro e non più obbligati al celibato ecclesiastico.