L'agricoltura nel Neolitico: appunti di storia

Appunti di storia sulla nascita dell'agricoltura e dell'allevamento nel Neolitico (1 pagine formato txt)

Appunto di nba

AGRICOLTURA NEL NEOLITICO: APPUNTI DI STORIA

La nascita dell'agricoltura durante il neolitico - Circa 10.000 anni fa la storia umana muta in modo fondamentale con la comparsa dell'allevamento, dell'agricoltura, dell'arte della ceramica e con la fondazione delle prime comunità contadine.

Questi processi si diffondono più o meno velocemente in quasi tutto il pianeta, salvo che in qualche regione refrattaria o autosufficiente in cui rimangono, isolate, alcune popolazioni che basano ancora la propria economia sulla caccia e sulla raccolta occasionale.
Questa epoca nuova (il Neolitico), in cui si diffonde la sedentarizzazione in villaggi, inaugura dunque uno stadio decisivo del destino dell'umanità e costituisce il fondamento del mondo rurale passato e presente. Gli attuali studiosi della preistoria interpretano questo fenomeno non tanto come una rivoluzione improvvisa e decisiva, quanto come il risultato di un condizionamento dell'ambiente da parte dell'uomo e del radicarsi di nuove relazioni con la realtà circostante, che si iscrivono all'interno di un fenomeno di maturazione delle società.

Tesina sul Neolitico: agricoltura e allevamento

NEOLITICO: AGRICOLTURA E ALLEVAMENTO

Parecchie regioni dei globo partecipano a tale processo, ciascuna a suo modo e con percorsi del tutto indipendenti. L'Asia sud-occidentale (il Vicino Oriente) offre così alcuni esempi di una sedentarizzazione completa, con la costruzione di case, talvolta su fondamenta di legno, di argilla e in parte di pietra, in un contesto che si basa ancora sulla predazione (Mallaha-Eynan in Palestina, 10 000 anni fa). È l'inizio di acquisizioni architettoniche che continuano a progredire fin verso la fine del nono millennio (Gerico) nel corso di una progressiva siccità. Un millenio e mezzo più tardi, verso il 6500 a.C., CataI Huyuk (Turchia) rappresenta il prototipo di fiorente agglomerato neolitico. E verso la metà dell'ottavo millennio che, dall'Anatolia alla Palestina si iniziano a coltivare alcune varietà di frumento (farro, amidacee) e l'orzo.

Neolitico: riassunto

COSA SI COLTIVAVA NEL NEOLITICO

In questa stessa arca geografica il montone, la capra, il maiale e il bue varcano più o meno rapidamente la soglia del l'addomesticamento; i recipienti restano ancora di preferenza di pietra e la terracotta non si diffonde che verso il 6500 a.C. Questo neolitico del Vicino Oriente, grazie ai contatti che ha con altre civiltà, svolge un ruolo essenziale nel favorire la formazione delle prime comunità agricole egiziane ed europee, ma anche caucasiche, iraniche, delle regioni afghane, indiane, yemenite e cuscite. In Africa l'apprendimento dell'arte della ceramica è molto precoce e si manifesta nel Sahara in un contesto pre-pastorale e pre-agricolo (ottavo-settimo millennio). Il continente africano è testimone della progressiva coltivazione di numerose piante autoctone: sorgo, miglio, riso africano, igname. In Cina, i primi villaggi sedentari si sviluppano lungo il fiume Huang He, sulle fertili terre di Iöss (civiltà di Yangshao, quinto e quarto millennio).