Bisanzio dopo Giustiniano: riforme e minacce dall’esterno

Sintesi della situazione storica dopo Giustiniano (2 pagine formato doc)

Appunto di pacey15

BISANZIO DOPO GIUSTINIANO: RIFORME E MINACCE DALL'ESTERNO

Bisanzio dopo Giustiniano: riforme e minacce dall’esterno.

Le forti spese militari che si ebbero nell’epoca di Giustiniano portarono ad una forte crescita del peso fiscale. In questo modo vennero mandati in rovina i piccoli proprietari costretti ad indebitarsi con i grandi latifondisti o a vendere loro le proprie terre. La migliore soluzione di questo problema la trovo Eraclio con le sue riforme.
Egli fece sì che il territorio bizantino venisse diviso in dei distretti militari chiamati temi, che venivano assegnati ai soldati. Questo sistema riuscì a provvedere autonomamente alle spese militari ed inoltre si favorì la colonizzazione delle terre incolte creando delle leggi molto rigide che vietavano la vendita o l’ipoteca di questi territori.

Riassunto sull'Impero romano d'Oriente

IMPERO BIZANTINO RIASSUNTO

La Persia tornò ad essere un nemico temibile al tempo del re Cosroe I. La guerra, divenuta intensa nel 572, rivelò che Bisanzio non era capace di lottare per la supremazia in Mesopotamia e in Armenia e al tempo stesso di controllare il Mediterraneo. A causa di ciò, con l’indebolirsi dei bizantini ad Occidente, l’Italia cadde in mano ai Longobardi. In questo periodo iniziarono i primi spostamenti degli slavi nei Balcani. La regione tra i Balcani e il Danubio fu spesso soggetta alle invasioni degli avari, una popolazione nomade che si stanziò in Pannonia dopo aver cacciato i Longobardi. Dal 542 arrivò poi una terribile sciagura per l’impero Bizantino: la peste. L’epidemia spopolò vasti territori contribuendo all’avanzata degli Slavi.

IMPERO ROMANO D'ORIENTE RIASSUNTO

Verso il 700, la conquista slava dei Balcani era ormai conclusa: le tradizioni, la lingua slava avevano soppiantato quelle greche. Bisanzio potette intervenire contro gli slavi solo dopo la guerra coi persiani e dopo aver fatto fronte all’attacco arabo. L’impero rese le tribù slave dapprima tributarie e poi iniziò una opera di riellenizzazione di Tracia, Macedonia e Grecia. La riconquista di questa zona terminò soltanto nel IX sec. Erano intanto comparsi in Mesia i bulgari. Essi presero a slavizzarsi nella lingua e nel genere di vita anche se dimostrarono una maggiore attitudine nel sapersi dare strutture politiche. Nel periodo tra il 611 e il 627 l’impero d’Oriente sembrava ad un passo dal crollo. Dopo che l’impero era stato saccheggiato dagli avari e invaso dagli slavi, il re Cosroe II,che aveva occupato Siria ed Egitto, strinse nel 626 Bisanzio all’assedio finale.