Congresso di Vienna e Santa Alleanza: riassunto

Gli artefici dei Congresso, principi e criteri, moti del 1820-21,insurrezioni In Italia, moti in Piemonte, l'Italia dal settarismo al risorgimento consapevole. Riassunto sul Congresso di Vienna e sulla Santa Alleanza (3 pagine formato doc)

Appunto di barabbina

CONGRESSO DI VIENNA E SANTA ALLEANZA

Il Congresso di Vienna e la Santa Alleanza.

A) Il Congresso di Vienna. Cronologia:
1814
- abdicazione di Napoleone e restaurazione di Luigi XVIII; si apre il Congresso di Vienna
1815
- fuga di Napoleone dall’Elba: iniziano i Cento Giorni
- Conclusione del Congresso di Vienna
- Napoleone è sconfitto a Waterloo e confinato a Sant’Elena
- costituzione della Santa Alleanza

Gli artefici dei Congresso. Al Congresso partecipano 5 grandi potenze: Inghilterra, Russia, Austria, Prussica, con preminenza dette prime due.
Fra i diplomatici s’impongono soprattutto:
- il Principe di Metternich (1773-1859), rappresentante dell’impero d’Austria, che impone il contrasto tra Russia e Prussia per il possesso della Polonia ad orientare le scelte del Congresso verso un equilibrio conservatore;
- il principe di Talleyrand (1754-1838), inviato del sovrano francese Luigi XVIII, che, da semplice osservatore, s’impone come protagonista, proponendo il principio di legittimità, e riuscendo ad evitare il ridimensionamento della Francia.

CONGRESSO DI VIENNA PRINCIPI

Principi e criteri.

Il riassetto geopolitico dell’Europa viene attuato sulla base dei criteri suggeriti da:
- il principio di legittimità: il potere “legittimo”, in quanto d’origine divina, spetta alle dinastie spodestate dalla Rivoluzione;
- i1 principio d’equilibrio, tendente a:                        
        - ripristinare il bilanciamento tra le grandi potenze;
        - evitare l’espansionismo della Francia, rafforzando gli Stati con essa confinanti.
Benché condotto con una mentalità settecentesca, il Congresso di Vienna ha tuttavia il merito di aver dato all’Europa un quarantennio di pace.

Descrizione della Santa Alleanza

B) LA SANTA ALLENAZA
La Santa Alleanza è il patto sottoscritto da Austria, Prussica, Russia e successivamente dalla Francia e da altri Paesi (ma non dall’Inghilterra), che in pratica sancisce l’alleanza Trono-Altare.
Nelle intenzioni del suo promotore, lo zar Alessandro I, doveva essere un organo di cooperazione internazionale sulla base della comune matrice cristiana delle monarchie europee.
Ma Matternich trasforma la Santa Alleanza in uno strumento d’assistenza, aiuto e soccorso reciproco tra i sovrani, codificando il principio dell’intervento (= legittimazione dell’interferenza di uno Stato nelle vicende interne di un altro).
Di fatto, questo strumento di solidarietà internazionale viene usato:
- per conservare il nuovo equilibrio politico e sociale uscito dal Congresso e, quindi,
- per bloccare le spinte indipendentistiche delle nazionalità oppresse e le istanze rivoluzionarie dei ceti progressisti.

CONGRESSO DI VIENNA E MOTI RIVOLUZIONARI

I MOTI DEL 1820-21
A) GLI OBIETTIVI
Organizzata prevalentemente dalle società segrete, la lotta alla Restaurazione ha la sua manifestazione più evidente nei moti del ’20 – ‘21 che si sviluppano parti più deboli della realtà socio-politica Europea (Italia, Spagna, Grecia).
Gli obbiettivi sono differenziata:
-    libertà civile e politiche (in tutti i Paesi).
-    regimi costituzionali (Spagna, Piemonte) o repubblicani (Romagna);
-    indipendenza, nei paesi soggetti a dominazione straniera (Grecia).
Contro i moti scatta il dispositivo di solidarietà (previsto dalla Santa Alleanza): ovunque, tranne che in Grecia, la repressione è resa possibile dall’intervento armato delle grandi potenze.