Cretesi e Micenei: riassunto

Riassunto sui Cretesi e Micenei: storia, cronologia e organizzazione sociale (7 pagine formato doc)

Appunto di kicca11

CRETESI E MICENEI

I cretesi.

A partire dal 2300 l’isola di Creta si popolò di città e palazzi che testimoniano un elevato benessere mentre le navi cretesi commerciavano negli empori di tutto il mediterraneo.
I cretesi erano conosciuti ovunque come commercianti e marinai .
Il III millennio fu un periodo di sviluppo economico e demografico per tutta l’area del vicino oriente e da ciò i commercianti di Creta seppero trarne profitto.
Essi diedero inizio ad una  civiltà diversa dagli stati centralizzati dell’area mesopotamica ed egizia.
L’isola produceva un surplus alimentare che veniva facilmente esportato.
Grazie al loro predominio marittimo i cretesi si impadronirono di una parte del commercio internazionale.
Quindi i cretesi furono i commercianti per eccellenza ei in seguito rimasero famosi come marinai e pirati.
Grazie alla loro talassocrazia (supremazia marittima) i cretesi si estesero fino alle regioni della Grecia.
La città di Creta non avevano mura questo fa pensare che non avessero una politica estera  intensa: furono prevalentemente pacifici.
La ricchezze guadagnate nel commercio furono investite nella costruzione di palazzi sontuosi affrescati. I palazzi più importanti sono: Cnosso, Mallia e Triada.

CRETESI E MICENEI: RIASSUNTO

I cretesi avevano il tipico aspetto mediterraneo: non molto alti, bruni e con la pelle scura.

Parlavano una lingua che  ci è tuttora sconosciuta.
Nella civiltà cretese possiamo distinguere tre fasi: fase palaziale, neopalaziale e micenea.
La fase palaziale (2300-1700)
In questo periodo la popolazioni dell’Egeo diedero inizio alla prima fase della civiltà cretese: a Cnosso, a Festo, e a Mallia sorsero i primi grandi palazzi.
Osservando la natura dei lavori effettuati sia nella costrizione che nell’adattamento del terreno per costruire i palazzi, possiamo affermare che a Creta esisteva la schiavitù.
Nei palazzi esisteva una classe burocratica organizzata e potente.
Nei palazzi sono stati ritrovati ampi magazzini  dove venivano depositate le scorte di grano e di olio dai contadini che coltivavano le terre circostantie mantenevano con il proprio lavoro sovrani e dignitari.
Questa fase si concluse nel 1700. si è pensato ad un terremoto poiché sono stati ritrovati resti di scheletri che fanno supporre l’usanza di sacrifici umani volti a placare l’ira degli dei.

CRETESI E MICENEI: DIFFERENZE

La fase neopalaziale (1700-1400). Dopo il crollo i palazzi vennero ricostruiti senza fortificazioni esattamente come i precedenti. Questo avvalora la supposizione che il crollo dei palazzi fosse di origine naturale e non a causa esterna.
I palazzi di Crosso e Festo vennero abbelliti e la vita di coloro che vi abitavano era sfarzosa e allietata da intrattenimenti. Venne introdotto il lineare A i cui segni erano scritti tutti di seguito.

RELIGIONE DEI CRETESI E MICENEI

Anche se non ne determinarono il crollo, una serie di cataclismi contribuirono al declino dell’era neopalaziale. Ai micenei va la causa del crollo dei cretesi.
La religione cretese era feticista (adorazione della statue). Caratteristico dei cretesi fu anche il culto della grotte nelle quali furono trovate statuette, vasi e gioielli, ma anche ossa di animali lì sacrificati.