Decolonizzazione: significato e cause

Origini della decolonizzazione di fine 800; atteggiamenti delle varie potenze occidentali nei confronti delle colonie: Inghilterra con la questione Palestinese e Francia con la guerra del Vietnam in particolare; la lotta per l'indipendenza in India e il risveglio della Cina (4 pagine formato doc)

Appunto di giuggiferrari

DECOLONIZZAZIONE: SIGNIFICATO

Le origini della decolonizzazioneDecolonizzazione = processo di abbandono dei possedimenti coloniali da parte delle potenze imperiali europee e alla nascita di decine di nuovi stati indipendenti.
Coincide con una nuova forma di predominio economico delle aree meno sviluppate definita neocolonialismo. Questo processo globale si accompagnò ad un radicale mutamento delle relazioni internazionali ed ebbe, come causa e risultato, la fine delle centralità europea nella storia mondiale, che aveva raggiunto il culmine nella corsa all’acquisizione di un impero tra il 1870 1 il 1914, periodo in cui si era avuta una vera e propria “europeizzazione” dei continenti.

Il cammino verso la libertà dei popoli sottomessi ebbe la sua massima accelerazione fra il 1945 e il 1975, investendo prima l’Asia poi l’Africa. La decolonizzazione affonda le sue origini nei trattati che chiusero la Prima Guerra Mondiale: partecipando al conflitto, la popolazione delle colonie era entrata in contatto con nuove idee politiche, come il nazionalismo, fino ad allora diffuse solo nel Vecchio continente, che si diffusero soprattutto nelle colonie dove era presente una borghesia coloniale o intellettuale, desiderosa di ritagliarsi un ruolo più autonomo nella gestione economica del potere.
 

Decolonizzazione: cronologia

DECOLONIZZAZIONE: CAUSE

Questi valori si diffusero in modo esponenziale anche dal momento che le nazioni colonizzatrici avevano scelto di avvalersi di una élite locale per gestire il territorio, che veniva formata con valori occidentali: ci fu quindi un processo di occidentalizzazione di una parte della popolazione che permise di creare un humus culturale fondato sul principio di autodeterminazione dei popoli. Infatti gli stessi governi vincitori avevano affermato questo principio che venne applicato per le grandi nazioni europee cma che rimase inapplicato nei confronti delle colonie.
La prima rivolta anti-colonialista fu la rivoluzione turca: in Turchia la consapevolezza del diritto ad autodeterminare il proprio destino ebbe straordinaria importanza nella lotta contro il califfato e le interferenze straniere.
Creatori e primi sostenitori dell’ideologia nazionalista furono gli esponenti della borghesia coloniale e gli intellettuali; essa si sviluppo innanzitutto in Asia, dove gli Europei avevano creato strutture burocratiche diffuse e complesse e dove vi era uno strettissimo legame economico tra colonia e madrepatria, due condizioni contribuirono alla nascita di una middle class locale.
 

DECOLONIZZAZIONE: RIASSUNTO

Fu questo originale nazionalismo ad alimentare la crescita del Partito del Congresso nazionale indiano, creando le basi per il sostegno all’azione di Gandhi. Inizialmente questo nazionalismo con comprendeva rigetto dell’ordine esistente ed era tutt’altro che ostile ai compromessi con la madrepatria, questo fino alla fine del secondo conflitto mondiale. Nei territori sottoposti, infatti, le élite locali che erano state formate vedevano di buon occhio lo sfruttamento dei colonizzatori, i quali a loro volta provvedevano alla creazione di scuole, servizi igienici, infrastrutture ecc. per le colonie.