La dittatura sovietica: riassunto

Dittatura sovietica: descrizione degli avvenimenti storici accaduti dopo la morte di Lenin in Russia (5 pagine formato doc)

Appunto di elenusik

DITTATURA SOVIETICA: RIASSUNTO

La dittatura sovietica.

Nel gennaio 1924 morì Lenin e in suo onore Pietrogrado venne chiamata Leningrado.
Egli lasciò un importante testamento dove dava dei giudizi sugli altri dirigenti: Bucharin era il maggior teorico bolscevico e il più amato del partito ma non metteva mai in pratica le sue teorie; Trockij era il più incapace ma il più sicuro delle proprie capacità; Stalin diventando segretario generale aveva concentrato nelle sue mani un immenso potere che non sapeva usare con prudenza, era anche troppo rude e Lenin consigliava di sostituirlo. Il testamento non venne reso pubblico e venne fatto conoscere solo ai massimi dirigenti, ma il 18 ottobre 1926 il "New York Times" lo pubblicò quando ormai Stain era al potere.

La dittatura di Stalin in Unione Sovietica: riassunto

ASCESA DI STALIN

Nella lotta per la successione del 1924, il potere che Stalin aveva nelle sue mani gli risultò molto utile e solamente Trokij cercò di contrastarlo. Durante la rivoluzione Trokij era stato quello più vicino a Lenin anche se non condivideva la sua concezione del partito come avanguardia forte che poteva dirigere il proletariato. Trokij invece pensava che la classe operaia poteva esercitare il potere solo svolgendo un'attività autonoma non diretta al partito. Egli era d'accordo con Lenin sul fatto che il proletariato potesse giungere prima al potere dato che la Russia era un paese economicamente arretrato. Ma per lui la conquista del potere non era il fatto decisivo, per lui la rivoluzione russa avrebbe potuto avere successo solo se il movimento rivoluzionario si fosse diffuso ad altri paesi.

POLITICA ECONOMICA DI STALIN

Durante la lotta per la successione risultò decisiva la discussione sul rapporto tra rivoluzione mondiale e rivoluzuione russa. C'erano due concezioni: quella della rivoluzione permanente sostenuta da Trokij che diceva che l'Internazionale comunista dovesse concentrare tutte le sue forze per organizzare la rivoluzione nei paesi economicamente più avanzati e quella di Stalin che sosteneva la possibilità della costruzione del socialismo iun un solo paese.
Alla fine del 1923, prima della morte di Lenin, la tesi di Trokij ricevette un duro colpo con il fallimento del tentativo rivoluzionario in Germania. Il piano che Trokij stesso aveva preparato in ogni minimo dettaglio era fallito miseramente; dopo questo fallimento Trokij continuò a insistere sulla sua tesi perchè riteneva che se l'Unione sovietica si fosse chiusa in se stessa per costruire il socialismo avrebbe corso il rischio di cadere nel nazionalismo delle grandi potenze.

LENIN E STALIN

Ma nella sua lotta contro Stalin, egli era svantaggiato perchè anche se godeva di un grande prestigio nell'URSS aveva minore influenza sugli iscritti del partito rispetto a lui. Inoltre Stalin poteva far leva sul fatto che la rivoluzione in occidente era fallita.
Per Stalin non fu difficile far accettare le sue idee alla maggioranza dei dirigenti sovietici. Le conseguenze della sua vittoria si fecero sentire nell'Unione sovietica, in Europa e nel resto del mondo. L'Internazionale comunista diventò un organismo in cui prevalsero gli interessi dello stato sovietico.