La Grecia delle Poleis: riassunto

Riassunto della storia della Grecia: l'origine della polis (2 pagine formato doc)

Appunto di dirosalle

LA GRECIA DELLE POLEIS

La Grecia delle poleis.

Successivamente alla caduta di Troia i regni micenei si ripiegarono verso orizzonti più ristretti. Numerosi tra i principali palazzi furono distrutti, tra i quali alcuni sicuramente per mano umana. Approfittando di questa situazione di disgregazione che dilagò in tutto il territorio Miceneo si inserirono, in questa vasta area, i Dori. Il loro arrivo si sovrappose a quello degli Ioni e degli Eoli, insediatisi precedentemente nell’area micenea.
Per questo motivo Ioni e Dori furono costretti a migrare sulle coste dell’Asia minore. La regione prese, infatti, il nome di Ionia d’Asia.
Con la fine dei palazzi vennero meno i commerci a lunga distanza e scomparve la scrittura. Per queste ragioni si è giunti a parlare di  Medioevo Ellenico, con analogia al ben più noto Medioevo che seguì la caduta dell’impero Romano.

Le poleis greche: origini e storia

POLIS GRECA

Con il termine Medioevo, si è soliti intendere un periodo buio, durante il quale la società resta immutata (o quasi) e non subisce grandi mutamenti; l’aspetto predominante di un periodo buio è proprio la “mentalità chiusa” delle popolazioni che vivono in quel determinato periodo. Ma la caratteristica fondamentale di questo Medioevo Ellenico è che registrò anche innovazioni; una di queste fu l’introduzione, dall’ Asia minore, del ferro. Di altrettanto rilievo fu la ripresa della navigazione delle acque dell’Egeo.
La diffusione del fenomeno dell’urbanesimo portò alla fioritura di splendide città, come Mileto ed Efeso. Ma la caratteristica forse più importante di questo periodo oscuro che in esso ebbe le sue radici una forma di aggregazione politica e sociale che fino ad allora gli uomini non avevano mai conosciuto.

ORIGINE DELLA POLIS

Nella nuova realtà era emersa la forza sociale delle aristocrazie guerriere. Esse erano meno ricche di quelle micenee, ma dominavano incontrastatamente sul resto della popolazione. Queste aristocrazie rappresentavano un gruppo abbastanza omogeneo (da un punto di vista sociale ed economico) ma al loro interno esistevano forti rivalità.
Le aristocrazie esprimevano sì il loro potere con il  basiléus, ma questi non rappresentava un potere assoluto come il re miceneo e le sue funzioni di governatore erano “manovrate” dagli aristocratici.
Successivamente il basileus divenne una specie di re-sacerdote.
I rapporti di uguaglianza furono valorizzati e il potere divenne un bene di tutti. Nacque così in molte città greche una nuova forma di governo, chiamata polis, che esaltava il principio di un’equa spartizione del potere. In questa “nuova realtà” che fu la polis gli strumenti dell’autogoverno erano l’assemblea e i magistrati. Il consiglio coordinava le assemblee e guidava i magistrati.

POLIS GRECA, RIASSUNTO

Ogni cittadino, in quanto membro della polis, si identificava in tre diritti:
1)    quello di partecipare attivamente alla vita politica
2)    quello di militare nell’esercito
3)    quello di essere proprietario terriero.
Gli abitanti della polis che non godevano di queste prerogative non erano cittadini.
Nella Polis tornò ad essere usata la scrittura, che fu strumento di espressione e comunicazione di una cultura comune. Cambiò anche l’aspetto della città, nelle quali acquisì una funzione fondamentale l’agorà, cioè la piazza in cui ci si riuniva per discutere. Il luogo alto della città, l’acropoli, fu la sede di edifici religiosi.