Origine e fine della Seconda guerra mondiale: riassunto

Dalle origini alla fine della Seconda guerra mondiale: riassunto su cause e conseguenze del conflitto scoppiato il 1 settembre del 1939 e terminato nel 1945 (19 pagine formato doc)

Appunto di megliodite

ORIGINE E FINE SECONDA GUERRA MONDIALE

La Seconda guerra mondiale.

Origini e responsabilità. Gli undici mesi che vanno dalla conferenza di Monaco del 1938 allo scoppio della seconda guerra mondiale, 1 settembre 1939, mostrarono come la “falsa pace” negoziata a Monaco fra Hitler e le potenze democratiche non fosse che il rinvio di uno scontro ormai inevitabile.
Mentre nell’estate del 1914 il conflitto europeo era stato occasionato da un singolo evento tragico e imprevedibile come l’attentato di Sarajevo, nell’estate di venticinque anni dopo si può dire che la guerra fosse nell’aria.
Per la seconda guerra mondiale la questione delle responsabilità e molto meno controversa di quanto non sia per la prima.
Non vi sono dubbi sul fatto che a provocare il conflitto fu la politica di conquista e di aggressione della Germania nazista.
Anche se ciò non significa che le altre potenze fossero immuni da errori o colpe.

LA SECONDA GUERRA MONDIALE RIASSUNTO

Le democrazie occidentali si erano illuse, a Monaco, di aver placato la voracità dalla Germania con la cessione dei Sudeti, monti che si trovano al confine tra Cecoslovacchia e Germania.
In realtà già nell’ottobre del 1938, Hitler aveva pronti i piani per l’occupazione della Boemia e della Moravia, ossia la parte più popolata e sviluppata della Cecoslovacchia. L’operazione vera e propria scattò solo nel marzo del 1939 e fu facilitata dal progressivo sfaldamento della compagine statale cecoslovacca, indebolita dalla perdita dei Sudeti e minata dalla lotta tra le diverse nazionalità. Mentre la Slovacchia si dichiarava indipendente con l’appoggio dei tedeschi, Hitler dava vita al protettorato di Boemia e Moravia, facente parte integrante del “Grande Reich”.
La distruzione dello stato cecoslovacco determinò una svolta nell’atteggiamento delle potenze occidentali. Fra il marzo e il maggio 1939 Gran Bretagna e Francia diedero vita ad una vera e propria offensiva diplomatica, volta a contenere l’aggressività delle potenze dell’Asse con una rete quanto più possibile estesa di alleanze. Patti di assistenza militare furono stipulati con Belgio, Olanda, Grecia, Romania e Turchia, ma più importante di tutti fu quello con la Polonia, che costituiva il primo obbiettivo delle mire espansionistiche tedesche, già in marzo infatti, Hitler aveva rivendicato il possesso di Danzica e il diritto di passaggio attraverso un “corridoio” che avrebbe unito la città al territorio tedesco.

La seconda guerra mondiale: riassunto seconda parte

SECONDA GUERRA MONDIALE ALLEANZE

L’alleanza fra Inghilterra, Francia e Polonia, conclusa fra marzo e aprile, costituiva una risposta a queste minacce e significava che le potenze occidentali erano disposte alla guerra pur di impedire che la Polonia facesse la fine della Cecoslovacchia. Il radicalizzarsi della contrapposizione fra la Germania e gli anglo-francesi tolse ogni residuo spazio di manovra all’Italia.
Mussolini cercò dapprima di contrapporre alle iniziative di Hitler una propria iniziativa unilaterale come l’occupazione del piccolo regno d’Albania nell’aprile del 1939 considerato una base per una possibile ulteriore penetrazione nei Balcani. L’operazione ebbe il solo e unico risultato di accrescere la tensione fra l’Italia e le democrazie occidentali.

La Seconda guerra mondiale in Italia: riassunto

2 GUERRA MONDIALE ITALIA

IL PATTO D’ACCIAIO E IL PATTO RUSSO SOVIETICO - Nel maggio 1939, Mussolini, convinto che l’Italia non potesse restare neutrale nello scontro che si andava profilando e sicuro della superiorità della Germania nazista, decise di accettare le pressanti richieste tedesche di trasformare il generico vincolo dell’Asse Roma-Berlino in una vera e propria alleanza militare chiamata significativamente “patto d’acciaio”.
Il patto stabiliva che, se una delle sue parti si fosse trovata impegnata in un conflitto per una causa qualsiasi, perciò anche in veste di aggressore, l’altra sarebbe stata obbligata a scendere in campo a suo fianco.