Sintesi della Rivoluzione Impero Asburgico

fu tra le più significative esperienze di lotta liberale e patriottica dei moti europei del 1848: inizialmente orientata all’ottenimento di riforme e di diritti, si fece in seguito promotrice di rivendicazioni più radicalmente democratiche (1 pagine formato doc)

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Sintesi della Rivoluzione Impero Asburgico - Rivoluzione impero asburgico (1848) Rivoluzione impero asburgico (1848) Rivoluzione condotta in gran parte dall'aristocrazia ungherese a partire dal marzo del 1848 per l'indipendenza della nazione magiara nei confronti della Corona asburgica e conclusasi con la repressione militare austriaca nell'autunno del 1849.
Fu tra le più significative esperienze di lotta liberale e patriottica dei moti europei del 1848: inizialmente orientata all'ottenimento di riforme e di diritti, come l'abrogazione della servitù della gleba e l'acquisizione delle libertà di stampa e di confessione religiosa, la rivoluzione si fece in seguito promotrice di rivendicazioni più radicalmente democratiche.

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Nel marzo del 1848 la Dieta nobiliare ungherese, a netta maggioranza riformista, diede vita a un Parlamento di fatto autonomo dall'impero austriaco ed espresse un governo nazionale guidato dal nobile liberale Lajos Batthyány.
Venne proposto un nuovo assetto costituzionale che dichiarava l'autonomia del regno d'Ungheria dall'impero asburgico, uniti formalmente nella sola persona del sovrano, Ferdinando I d'Austria.

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Ma questa prima fase moderata venne presto turbata dalle rivendicazioni autonomistiche delle nazionalità non magiare (rumene, slave, tedesche e valacche), a cui si oppose l'ala più radicale del governo, guidata dal ministro delle finanze Lajos Kossuth, e che però vennero strumentalmente appoggiate dagli Asburgo. Inoltre, la repressione dell'ondata insurrezionale a Vienna, anche grazie all'abdicazione dell'imperatore a favore del giovane Francesco Giuseppe, e le vittorie sul fronte italiano dell'estate del 1848 (vedi prima guerra d'indipendenza italiana) consentirono all'Austria di concentrare gli sforzi politici e militari nel risolvere la questione ungherese. All'invasione di Budapest da parte dell'esercito asburgico nel settembre del 1848, il Parlamento ungherese, la cui legittimità era nel frattempo stata disconosciuta da Vienna, reagì dapprima chiamando il popolo alla lotta armata e quindi, nell'aprile del 1849, convocando un'Assemblea nazionale a Debrecen con cui si proclamava l'indipendenza del paese. La resistenza nazionale, sorretta dall'accorrere di aiuti di volontari dalla Polonia e dall'Italia, sembrò avere la meglio. Ma decisivo all'inizio dell'estate fu l'intervento dell'esercito russo, chiamato in causa in ragione della Santa Alleanza che legava lo zar Nicola I all'imperatore asburgico. La vittoria austro-russa a Világos, il 13 settembre 1849, spense definitivamente ogni rivendicazione indipendentista magiara e diede inizio a un prolungato stato di assedio che durò fino al 1854.

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