Il Seicento e il Settecento in Europa: riassunto

Riassunto sull'Europa tra il Seicento e il Settecento: smembramento del Sacro Romano Impero, Richelieu, il Re Sole, la marchesa Pompadour e la Santa Inquisizione (7 pagine formato doc)

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SEICENTO E SETTECENTO IN EUROPA: RIASSUNTO

Il Seicento e il Settecento in Europa.

Nel corso del Seicento e del Settecento, la situazione che ci appare è varia e complessa.
Il Sacro Romano Impero era ormai smembrato in una miriade di Stati indipendenti, la Spagna aveva visto declinare la propria potenza, mentre la Francia, l’Austria e la Russia iniziavano a realizzare forme di potere assoluto.
La Repubblica delle Province Unite d’Olanda che, nel Seicento, aveva vissuto il suo “Secolo d’oro”, era ormai divenuta una “scialuppa a rimorchio della fregata Gran Bretagna”, secondo la celebre frase del re di Prussia, Federico II il Grande.
Proprio l’Inghilterra, infatti, stava assurgendo in Europa al ruolo di potenza egemone, primeggiando sui mercati mondiali.
Al margine della vita politica ed economica europea, era invece relegata l’Italia, divisa in tanti piccoli Stati assoggettati al dominio straniero o ancora indipendenti, ma chiusi nei loro stretti confini.
Tutte le nazioni erano unite in quest’epoca nell’impegno di modernizzare il proprio Stato, rendendolo più efficiente e moderno.

Il Seicento storico in Italia: riassunto

IL SEICENTO IN EUROPA

Il Seicento si aprì in Francia con il governo di una regina italiana, Maria de’ Medici.


La sua sovranità fu, però, limitata dalle costrizioni imposte da una difficile situazione interna, per molti aspetti ostile alla regina, che si concluse solo con la formale investitura di potere del figlio Luigi XIII, al raggiungimento della sua maturità.
Sconfitta e isolata, negata del ruolo di regina e di madre, oscurata dall’astro nascente del cardinale Richelieu, a Maria non resterà che ritirarsi dalle scene.
Di lì a poco, sarebbe salito sul trono Luigi XIV, il Re Sole, che riuscì a far coincidere l’immagine della propria magnificenza col nuovo peso politico acquisito dalla Francia in campo internazionale.
I fasti della corte di Francia proseguirono durante i regni dei suoi due successori, l’ultimo dei quali, Luigi XVI, morto sulla ghigliottina durante la rivoluzione, concluse l’epoca delle monarchie assolutiste francesi, prima dell’irrefrenabile ascesa di Napoleone Bonaparte.
Figlia del granduca di Toscana, Francesco I de’ Medici, e di Giovanna d’Austria, Maria nacque a Firenze il 26 aprile 1573.
Le sue nozze con il re di Francia Enrico IV furono celebrate per procura a Firenze il 5 ottobre 1600 e la regina sbarcò il mese successivo nel porto di Marsiglia, accolta con tutti gli onori.

L'EUROPA TRA SEICENTO E SETTECENTO, RIASSUNTO

Dopo l’Editto di Nantes, siglato due anni prima da suo marito, che poneva fine a quarant’anni di lotte religiose, ammettendo la libertà di culto, la situazione politica in Francia era abbastanza tranquilla, anche se la nobiltà temeva la volontà accentratrice del sovrano. I suoi toni fermi e minacciosi (“Taglierò le radici di tutte le fazioni e della propaganda sediziosa e farò decapitare quelli che le suscitano”) rivelavano, infatti, la decisione di imporre l’autorità sovrana, tracciando la strada dell’assolutismo monarchico.
Coadiuvato dal potente ministro Maximilien Sully, Enrico IV perseguì un’energica politica economica, tesa a risanare il debito pubblico e a dare prosperità alla nazione, promuovendo l’agricoltura e le attività manifatturiere.