Macbeth: analisi atto per atto

Analisi delle principali scene della tragedia di William Shakespeare: Macbeth (5 pagine formato doc)

Appunto di fcesc88

MACBETH: ANALISI ATTO PER ATTO

Macbeth di William Shakespeare.

Macbeth è un ‘short play’, ma l’azione sembra durare per molto tempo (internal time). ATTO I. Scena V – Lady Macbeth è machiavellica (spregiudicata, ambiziosa) e razionale. Legge la lettera dove Macbeth sembra delegarle il potere. La moglie ci mostra la vera natura del marito, troppo umano e dolce per compiere un atto così crudele, quindi deve essere lei a rendere possibile il sogno del marito, e lo fa per amore, e per il potere che presto avranno.
Per convincere il marito, lei dovrà sbarazzarsi del proprio sesso, della sua femminilità (Unsex me here), in modo da raggiungere l’obiettivo finale.

Macbeth: trama, personaggi e caratteristiche

MACBETH TEMI

Lady Macbeth dunque vuole spronare il marito e rinuncia alla sua femminilità. In realtà c’è un contrasto tra ciò che dice e ciò che fa perché non riesce a reprimere del tutto la sua femminilità. È una donna pericolosa, non calcola le conseguenze di ciò che pianifica. Lei associa l’essere uomo alle azioni che compie Macbeth, l’uomo, convenzionalmente, è colui che agisce. Tuttavia il marito, che è indeciso, non incarna pienamente questo ideale (sembra quasi appartenere più al sesso femminile). Come sempre, Shakespeare mischia i sessi, sottolineando la forza della donna e la sua supremazia sull’uomo.
- Scena VI – Scena ironica, in cui i personaggi mostrano ipocrisia e doppia faccia.
- Scena VII – Incontro fra Macbeth e sua moglie. Macbeth, da solo, pensa alle conseguenze del suo crimine: Duncan è un buon re, e la natura soffrirà per questo delitto. Macbeth percepisce la meschinità della sua azione. Intanto entra la moglie. Macbeth sembra ancora restio a voler compiere quell’atto dannato, e Lady M. lo critica sul piano del ‘love’ e del ‘pride’. Lei rimane comunque al fianco del suo uomo, ma il suo uomo è già sconfitto dalla Lady e dalla sua capacità di convincimento. Gli infonde coraggio. Lei organizza il piano crudele, e Macbeth è pronto ad indossare la maschera della falsità. 

LE TRE STREGHE MACBETH: ANALISI

ATTO II. Scena I – Banquo è preoccupato per suo figlio, vi è un’atmosfera sinistra. Entra Macbeth e il diamante suggerisce un’atmosfera più luminosa. Banquo comincia a diventare complice, consiglia di non perdere l’onore per accrescerlo ancora. Macbeth è ormai deciso, ma vede davanti a sé un pugnale (elemento materiale della sua malvagità, sebbene sia un’immagine mentale): è un’allucinazione dice, la personificazione dell’assassinio. Ha fretta di farla finita. Ma quest’azione lo porterà all’inferno.
Scena II – Ora cominciano ad essere complici del delitto. In questa scena si rompe l’armonia tra i due (come successe ad Adamo ed Eva dopo la cacciata dal Paradiso): inizia il regno della paura. Macbeth ha commesso l’omicidio (il lettore tuttavia non entra mai nella scena del delitto), e si guarda la mani sporche di sangue. Si rivolge a Lady M. con frasi confuse, quasi delira. Il senso di colpa avanza in Macbeth, e presto colpirà anche la moglie, quando lei decide di tornare nella stanza del delitto per porgere i coltelli insanguinati nelle mani delle due guardie. Lei cerca di consolarlo, ma ormai la comunicazione è interrotta: la coppia non riuscirà più a trovare serenità, a dormire, ad avere concretamente una vita privata rasserenata dal sonno. Il senso di colpa quindi li porta ad allontanarsi, non c’è più complicità morale, ma solo pratica.