La Corte Costituzionale: composizione e funzioni

La Corte Costituzionale, riassunto: natura, composizione, compiti e funzioni. Riassunto di diritto

La Corte Costituzionale: composizione e funzioni
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La Corte Costituzionale

Corte Costituzionale: composizione e funzioni
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Come sappiamo la Costituzione Italiana è una costituzione rigida, essa ha pertanto una forza superiore rispetto a tutti gli atti normativi dello stato ma per garantire che essa venga rispettata dai massimi poteri pubblici, occorre un potere a loro superiore in modo da controllore che i loro atti siano costituzionali. Tale potere è stato affidato alla Corte Costituzionale.

Natura e funzioni

Oltre a quella di annullare le leggi incostituzionali la corte possiede altre tre funzioni:

  • Il giudizio sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato.
  • Il giudizio sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica.
  • Il giudizio sull’ammissibilità del referendum.

Proprio grazie alle importanti funzioni che ha, la Corte si pone al di sopra di tutte le istituzioni statali, il suo potere è principalmente giuridico in quanto deve giudicare le leggi ma, la Corte, non può astenersi dallo studio della situazione politica del paese per dare una interpretazione corretta della legge.

La composizione della Corte Costituzionale

Data la delicatezza delle funzioni della Corte Costituzionale, essa è formata da quindici giudici costituzionali che durano in carica nove anni e che non possono essere rieletti. La loro carica implica la dimissione da qualsiasi altra carica lavorativa e devono avere particolari requisiti, devono essere: ex magistrati, professori universitari, avvocati con almeno venti anni di esercizio.
I quindici giudici costituzionali vengono eletti in gruppi da cinque:

  • Il primo gruppo: Viene eletto dal Presidente della Repubblica
  • Il secondo gruppo: Viene eletto dal Parlamento in seduta comune (con + maggioranza)
  • Il terzo gruppo: dalla corte di cassazione,1 dal consiglio di stato,1 dalla corte di conti.

La Corte Costituzionale è quindi formata dal concorso di diversi poteri dello Stato in modo da garantire la pluralità di interessi, competenze e punti di vista. Il rinnovo non avviene mai globalmente ma ogni volta che decade un giudice se ne nomina subito un altro.

Le sentenze della Corte Costituzionale sono pubblicate sulla gazzetta ufficiale, sono definitive e non è possibile ricorrere contro di esse nessun appello né nessun ricorso.

Il giudizio sulle leggi

Possono essere posti al giudizio della Corte Costituzionale:

  • Le leggi dello stato approvate dal parlamento;
  • Gli atti aventi forza di legge;
  • Le leggi regionali.

La Corte Costituzionale non può giudicare una legge di proprio iniziativa ma può prenderla sotto esame solo previa richiesta, la richiesta deve indicare quali articoli devono essere presi in considerazione e la corte deve obbligatoriamente attenersi alla richiesta ricevuta. La questione di costituzionalità può essere eseguita in due modi: via incidentale e via principale. 

Via incidentale

Via incidentale: E’ la più frequente, può essere seguita solo quando sia in corso un qualsiasi processo in cui la legge ritenuta incostituzionale debba essere applicata. La richiesta può essere sollevata da qualsiasi parte del processo ma deve essere prima valutata dal giudice che deve garantire la fondatezza della richiesta. Questo al fine di evitare che la corte sia subissata da innumerevoli richieste infondate. Se la richiesta è fondata, il processo è sospeso finché la corte non dà la sua sentenza.

Questo metodo è chiamato incidentale perché viene eseguito durante un processo e solamente dalle persone realmente interessate nella sentenza della corte costituzionale.

Via principale

Via principale: E’ meno frequente, e può essere sollevata dallo stato nei casi di controversie con le regioni e dalle regioni contro lo stato o contro altre regioni. Il ricorso deve essere pubblicato entro sessanta giorni dalla pubblicazione della legge o quando lo stato e la regione ritengano che uno dei due enti abbi invaso la sfera di competenza altrui.

Il giudizio

Una volta che la questione è stata sollevata davanti alla Corte si apre il giudizio presso la corte stessa. La prima parte del giudizio è pubblica e può essere svolta anche alla presenza delle varie persone o enti che l’hanno sollevata, quindi, la corte si ritira in camera di consiglio e delibera la sentenza. Nella sue decisione la Corte può:

  • Accogliere la richiesta di incostituzionalità: dichiara quindi la legge incostituzionale e viene immediatamente annullata (ha effetto retroattivo).
  • Non accogliere la richiesta di incostituzionalità: la legge viene dichiarata costituzionale e la legge viene normalmente applicata (è possibile che in futuro la corte possa cambiare idea).

Il giudizio sui conflitti

La Corte Costituzionale può giudicare su due tipi di conflitti:

  • I conflitti tra i poteri dello stato: si ha un conflitto quando uno dei poteri ritiene che un altro abbia invaso la propria competenza. La corte costituzionale ha compito di decidere a quale dei due poteri spetta la competenza del fatto e annulla tutti gli atti effettuati dal potere che non aveva la competenza.
  • I conflitti tra stato e regioni: si verificano quando lo stato o la regione ritiene che la sia sfera di competenza sia stata invasa dall’altro potere. Lo stesso avviene nei conflitti tra due regioni. Il giudizio viene instaurato in via principale e la corte annulla tutti i provvedimenti presi dall’organo non di competenza.

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