Feuerbach, riassunto breve

la filosofia di Feuerbach. Il rovesciamento dei rapporti di predicazione, La critica alla religione, l'alienazione e l'ateismo, La critica a Hegel, Umanismo e filantropismo. Riassunto breve su Feuerbach (2 pagine formato doc)

Appunto di chiaraxd

FEUERBACH, RIASSUNTO BREVE

Il rovesciamento dei rapporti di predicazione - La filosofia di Feuerbach ha come presupposto teorico e metodologico una critica radicale nei confronti della maniera idealistico-religiosa del rapportarsi al mondo.

Tale maniera secondo il filosofo consiste sostanzialmente in uno stravolgimento dei rapporti reali fra soggetto ed oggetto. L’equivoco di fondo dell’idealismo è quello di fare del concreto un attributo dell’astratto anziché dell’astratto un attributo del concreto. Da ciò il programma Feuerbacahiano di un inversione radicale dei rapporti fra soggetto e predicato instaurati dalla religione e dall’idealismo.

FEUERBACH RIASSUNTO PENSIERO

La critica alla religione - Applicando la sua metodologia materialista alla religione, Feuerbach arriva ad affermare che non è Dio (l’astratto) ad aver creato l’uomo (il concreto), ma viceversa, è l’uomo ad aver creato Dio.

Infatti, Dio secondo Feuerbach, è solo una proiezione illusoria di qualità umane. Feuerbach studia ora le modalità dell’origine dell’idea di Dio nell’uomo:
1-    l’uomo ha coscienza di sé non solo come individuo, ma anche come specie. Ora mentre l’individuo da solo si sente debole e limitato, come specie si sente infinito ed onnipotente: da ciò la figura di Dio;
2-    l’opposizione umana tra volere e potere: tale opposizione porta l’individuo a costruirsi una divinità in cui tutti i suoi desideri appaiono realizzati;
3-    il sentimento di dipendenza che l’uomo prova nei confronti della natura: tale sentimento spinge l’uomo ad adorare quelle cose senza le quali egli non potrebbe esistere.

Riassunto breve su Feuerbach

FEUERBACH RIASSUNTO FILOSOFIA

L’alienazione e l’ateismo - Dall’amore per Dio, all’amore per l’uomo. Secondo Feuerbach, a prescindere dall’origine della religione, questa costituisce comunque una forma di alienazione, intendendo con tale termine quello stato patologico secondo cui l’uomo scindendosi proietta fuori di sé una potenza superiore alla quale egli si sottomette. Ma se la religione si configura come un’”oggettivazione” alienata ed alienante, l’ateismo non solo è un atto di onestà filosofica, ma anche un vero e proprio dovere morale. Infatti Feuerbach afferma che è arrivata l’ora che l’uomo recuperi in sé i predicati positivi che ha proiettato fuori di sé, in Dio. Di conseguenza il compito della vera filosofia non è più quello di porre il finito nell’infinito, bensì di porre l’infinito nel finito.

Hegel e Feuerbach a confronto