La filosofia scolastica: riassunto

Riassunto sulla filosofia scolastica: caratteristiche, rapporto fede-ragione, Umanesimo, Rinascimento, Niccolò Cusano e "De Pace" (3 pagine formato docx)

Appunto di larryberry

LA FILOSOFIA SCOLASTICA: RIASSUNTO

Scolastica. Si tratta della filosofia di base cristiana che si diffuse durante il Medioevo, diventando quella principale, avendo radici risalenti anche all’VIII secolo d.C.

Il nome si riferisce a quella teologia che veniva insegnata nelle scholae e successivamente nelle università.

Caratteristiche della ScolasticaL’obiettivo della filosofia scolastica era quello di fare in modo che l’uomo potesse raggiungere una verità rivelata, ovvero l’insieme delle verità tramandate dal cristianesimo.

Le Sacre Scritture raccolgono tutte le informazioni necessarie per comprendere questa verità, motivo per cui venivano considerate come l’auctoritas: esse costituiscono un dogma, cioè una credenza fondamentale in cui bisogna credere assolutamente, senza porsi dei dubbi.
Ad ogni modo, poteva anche capitare che i testi sacri non fossero sufficienti a svelare il mistero divino. Ecco perché si faceva ricorso ad altre autorità: le decisioni dei concili, le opere dei pontefici e dei santi...

La vita intellettuale - Nella schola si insegnava a leggere le autorità, a conoscerne a memoria i passi più importanti e a saperli commentare. Questo metodo di studio consisteva nell’analisi grammaticale e successivamente nell’interpretazione del testo (cercando il sensus). Il maestro era disposto a rispondere alle domande dei suoi allievi, ma non potevano essere avanzate ipotesi contraddittorie con la religione o messi in dubbio i suoi concetti.

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FILOSOFIA SCOLASTICA: RAPPORTO FEDE RAGIONE

La fede e la ragione - Inizialmente gli scolastici pensavano che tra fede e ragione esistesse un certo legame. Successivamente, grazie al progresso, l’uomo dovette ricorrere alla ragione in parecchie occasioni, accorgendosi che le verità predicate dalla dottrina cristiana erano spesso incompatibili e richiedevano un’analisi più approfondita. Fu così che, a metà tra il Trecento e l’epoca del Rinascimento, questo rapporto tra fede e ragione s’incrinò portando persino ad un contrasto, dal quale uscirono, indenne ma distinte, la scienza e la religione. La prima aveva bisogno di prove concrete piuttosto che dogmi, l’altra si riconosceva l’ignoranza umana laddove la ragione non poteva andare oltre i suoi limiti.

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UMANESIMO: CARATTERISTICHE

Umanesimo - Nonostante l’Italia stesse attraversando un periodo caratterizzato da continue guerre, la cultura e le arti conobbero un’epoca di grande prosperità, accompagnate dal progresso scientifico e dal distaccamento da alcuni precetti religiosi. Le caratteristiche principali dell’Umanesimo, l’epoca delle humanae litterae:

  • Ci fu una rivoluzione del modo di pensare. L’uomo è artefice del proprio destino ed agisce secondo il libero arbitrio;
  • Venne ribadita la dignità umana, considerata come unico elemento che distingue l’uomo dalle altre creature. Proprio per questa sua superiorità, l’uomo viene posto al centro del mondo e viene studiato;
  • Cambiò il rapporto con la religione e con la lingua parlata grazie al recupero di antiche opere e alla riscoperta della classicità. Nacque in questo contesto la filologia: gli Umanisti riportarono alla luce testi di grandi autori del passato e ne confrontavano versioni differenti per verificarne l’autenticità, riportandoli con una traduzione il più fedele possibile all’originale.

La filosofia prevalente fu quella di Agostino, a cui si faceva costantemente riferimento riguardo il concetto delle buone azioni e della Città di Dio. Accanto alla religione, la filosofia si preoccupava di trovare un aiuto per gli oppressi, per quelle persone intimorite dalla morte. Si trattò di un periodo turbolento per la Chiesa, considerando che filologi come Lorenzo Valla misero in crisi la sua gerarchia e la sua dottrina.

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