La filosofia di Vico: spiegazione

La filosofia di Vico: dalla formazione intellettuale ai principi e metodo della Scienza nuova (3 pagine formato doc)

Appunto di manuriva

FILOSOFIA DI VICO

Vico.

FORMAZIONE INTELLETUALE - Spirito scientifico. Quattro autori come punti di riferimento della sua formazione:
-    Platone: scienza, l’uomo quale deve essere. Vero separato dal certo
-    Tacito: descrizione dell’uomo qual è, delle sue tradizioni e usi. Filologia disgiunta dallo sguardo sistematico della filosofia.
-    Bacone: simbolo del sapere scientifico inteso come sistema, interpretazione complessiva alla conoscenza particolari.
Sintesi, limiti dell’empirismo.
-    Grozio: interpretazione unitaria del mondo umano, insieme filosofica e filologica.

VICO CONTRO CARTESIO

VERUM IPSUM FACTUM - Punto di riferimento polemico: Cartesio. Il cogito ergo sum non può essere il fondamento di una conoscenza sensibile. Fondamento della scienza: conoscere per cause. Solo Dio però può conoscere per cause, l’uomo può solo cogitare, cioè raccogliere l’esistente, senza mai raggiungere una conoscenza sensibile.
Metafisica: conoscenza probabile, come la fisica e la teologia. Solo la matematica, in quanto fatta dall’uomo, può avere una conoscenza completa. Ma la matematica è scienza, non ha un oggetto reale.
Si può fare scienza del mondo storico-sociale in quanto esso è creato dall’uomo (Hobbes). Il linguaggio è il depositario della filosofia del popolo che lo ha prodotto e quindi la filologia è lo strumento per ricostruire la storia delle idee e delle concezioni del mondo.
Il vero è il fatto. Dio è il rimo vero, fondamento di ogni verità. Egli può conoscere l’apparenza delle cose e anche la loro essenza. L’uomo può solo raccogliere i fenomeni e tentare una sintesi: accertamento dell’esistente, il certo, e non la comprensione della razionalità, il vero.

La scienza nuova di Vico: riassunto e spiegazione

SCIENZA NUOVA VICO

I PRINCIPI DELLA NUOVA SCIENZA - Mondo umano: ha una sua esistenza esterna e quindi si caratterizza come oggetto. Dal principio del verum-factum consegue che della storia può darsi scienza (riferimento al metodo delle scienze naturali di Bacone).
Principi fondamentali = dignità = chiave interpretativa della ricostruzione della storia umana. Studio delle diverse civiltà e epoche storiche permette l’individuazioni delle leggi fondamentali, comuni a tutte. Quest’analisi storica deve far capire anche come queste caratteristiche universali sono espresse da ogni civiltà. Osservazione empirica e formulazioni di leggi.
Analisi sui due piani complementari del VERO, oggetto della filosofia, e del CERTO, oggetto della filologia. Il vero può essere conosciuto scientificamente, poiché è universale e necessario; il certo è manifestazione contingente e quindi oggetto di sola coscienza, di consapevolezza.  (vedi.pag8 lessico) l’umano arbitrio produce gli eventi particolari, che devono essere investigati e ricostruiti. Nel divenire storico esiste uno svolgimento necessario e costante, indipendente dalla volontà dell’individuo, e un’articolazione specifica, dipendente invece da quest’utlimo, che specifica ma non modifica la dinamica di fondo. Da qui si può comprendere che la determinazione di cause e ragioni (vero) e l’accertamento dei fatti (certo) sono complementari.
Filologia quindi intesa con un significato più ampio, riguarda l’analisi di ogni manifestazione umana, individua l’ambito degli studi storici.

CORSI E RICORSI STORICI VICO

CORSI E RICORSI STORICI, Vico - Teoria dei ricorsi storici: da spiegare in relazione al modello organicistico delle civiltà, per cui, dopo il raggiungimento della piena maturità, inizia una fase di decadenza che si conclude con la morte. Gli organismi sociali non scompaiono, ma ricominciano il loro corso. I cicli però si ripetono nello loro struttura logica, non nei contenuti: CIO’ CHE CAMBIA E’ IL CERTO MENTRE IL VERO SI RIPETE.