Guglielmo di Ockham: pensiero filosofico

Guglielmo di Ockham: pensiero filosofico, etica e teologia, il rasoio di Ockham e la logica e la gnoseologia (3 pagine formato doc)

Appunto di arrotino1989

GUGLIELMO DI OCKHAM: PENSIERO FILOSOFICO

Guglielmo di Ockham.

Detto il dottore invincibile e il venerabile iniziatore, è stato un filosofo, logico e teologo della Scolastica francescana vissuto nell'Inghilterra del Medioevo. Entrato nell'ordine francescano in giovane età, studiò a Oxford fra il 1312 e il 1318, intraprendendo l'insegnamento, in seguito, nella medesima università. Accusato di eresia, subì un processo da parte dell' Inquisizione ad Avignone nel 1324, a seguito del quale cinquantuno sue enunciazioni teologiche vennero condannate dal pontefice Giovanni XXII (sarà successivamente assolto da Papa Clemente VI l'8 giugno 1349).
Si ritirò in Baviera al seguito dell'Imperatore Ludovico il Bavaro con cui si era schierato nella controversia tra l'Impero ed il Papato. Prese posizione a favore di Michele da Cesena, Generale dei Francescani contro Papa Giovanni XXII sulla questione della povertà evangelica. Quando tuttavia il prestigio e il potere dell'imperatore, che lo proteggeva, iniziò a declinare, Guglielmo e Michele da Cesena si rifugiarono a Monaco, continuando la loro polemica contro la Chiesa. Morto l'imperatore e il generale francescano, Guglielmo cercò di riavvicinare le sue posizioni a quelle delle Chiesa, ma morì nel 1349 ca. prima che questo riavvicinamento si compisse.

Guglielmo di Ockham: teoria della supposizione

GUGLIELMO DI OCKHAM: TEOLOGIA

Etica e teologia. Centro del pensiero di Occam è il volontarismo, la concezione secondo cui Dio non avrebbe creato il mondo per "intelletto e volontà" (come direbbe Tommaso d'Aquino), ma per sola volontà, e dunque in modo arbitrario, senza né regole né leggi, che ne limiterebbero, secondo Occam, la libertà d'azione. Ne consegue che anche l'essere umano è del tutto libero, e solo questa libertà può fondare la moralità dell'uomo, i cui meriti o demeriti non possono in alcun modo influenzare la libertà di Dio. La salvezza dell'uomo non è quindi frutto della predestinazione, nè delle opere dell'uomo; è soltanto la volontà di Dio che determina, in modo del tutto inconoscibile, il destino del singolo essere umano. Questa posizione di Ockham, che riprende e porta alle estreme conseguenze la concezione volontaristica già propria di Duns Scoto, anticipa per alcuni aspetti la riforma protestante di Lutero; conseguenza del pensiero di Ockham, infatti, è la negazione del ruolo di mediazione fra Dio e l'uomo che la Chiesa si è attribuita. Il Papa infatti è fallibile, secondo Guglielmo, e non può attribuirsi alcun potere, nè temporale (l'Impero, del resto, esiste da tempo più remoto, rispetto alla Chiesa, e non discende dal Papa ma direttamente da Dio), nè spirituale, giacchè la sola possibilità per l'uomo di salvarsi deriva dalla grazia divina.

GUGLIELMO DI OCKHAM: RASOIO

Il rasoio di Ockham e la logica. Sulla base di questa premesse, Occam applica il tradizionale principio medioevale di semplicità della natura per eliminare tutto ciò che contrasta col volontarismo: vanno quindi superati, perchè superflui e astratti, concetti come "essenza", "legge naturale", ecc. Si tratta dell'applicazione del principio economico dell'eliminazione dei concetti superflui per spiegare una realtà intesa volontaristicamente: è mediante questo procedimento, sinteticamente definito il Rasoio di Occam, che l'intelletto umano può e deve liberarsi di tutte quelle astrazioni che erano state ideate dalla scolastica medioevale.

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