Sant'Agostino: vita e pensiero

Riassunto su Sant'Agostino: vita e pensiero del fondatore della patristica (2 pagine formato docx)

Appunto di mguida99

SANT'AGOSTINO: VITA E PENSIERO

Sant’Agostino.

Agostino nasce nel 354 a Tagaste, nell’Africa romana. Le sue opere principali sono le “Confessiones”, il “De Civitate Dei” e i “Soliloquia”. Nella sua vita egli dichiara che non vuole conoscere nient’altro che l’anima e Dio e la sue teoria puó essere sintetizzata in “Crede ut intelligas, intellige ut credas” e quindi intende che per capire, cioé per fare filosofia, é indispensabile avere fede, essendo due facce della stessa medaglia.
•    CONTRO GLI SCETTICI
“Si fallor, enim sum”, se anche mi sbaglio, io esisto. Questa frase é ció che Agostino oppone agli scettici, i quali dubitavano di ogni singola cosa, dato che, secondo Agostino stesso, se anche ci si puó sbagliare su qualcosa, l’esistenza é l’unica cosa di cui non ci possiamo sbagliare, dato che é una veritá assoluta sulla quale non si puó dubitare.

Sant'Agostino: vita e opere


SANT'AGOSTINO PENSIERO FILOSOFICO

Teoria illuminazione.

Come in Platone le idee provengono dall’Iperuranio, in Agostino Dio é sede dei modelli eterni di perfezione ed Egli ci permette di conoscerli solo attraverso la sua illuminazione.
Il tempo e la creazione. A differenza di Platone, il quale nel Timeo esprime la teoria comune alla civiltá greca, secondo la quale alla base di tutto c’é un demiurgo che ha plasmato materia a lui giá disponibile, con Agostino abbiamo la concezione di creatio ex nilo. Per quanto riguarda il tempo, mentre per i Greci é tutto un cerchio, con un inizio ed una fine che coincide con un nuovo inzio, Agostino forma la concezione cristiana del tempo, secondo cui il tempo stesso ha un inizio ed una fine in una lettura lineare escatologica, poiché, alla fine di tutto, e cioé con il Giudizio Universale, ci sará un “dopo” in una dimensione totalmente diversa da questa.

Sant'Agostino: biografia e pensiero


SANT'AGOSTINO FILOSOFIA RIASSUNTO

Contro il Manicheismo. Rinnegando i suoi trascorsi giovanili, Agostino si scaglia secondo i seguaci del principe persiano Mani, che credeva nell’eterna lotta fra Bene e Male, poiché, secondo Agostino stesso, Dio, creatore di tutte le cose, é bene e siccome l’essere é bene, il male non é altro che privazione del bene, e perció, il male metafisicamente non ha una sua realtá, in quanto é sempre male di qualcosa. Dal punto di vista reale, abbiamo i mali fisici e i mali morali:
Quelli morali derivano dal libero arbirtio dell’uomo;
Quelli fisici servono per l’armonia dell’intero cosmo.
Contro il pelagianesimo. Pelagio, monaco irlandese, credeva che il peccato di Adamo e Adamo stesso fossero solo un cattivo esempio e riteneva in un certo senso inutile sia il sacrificio di Cristo che l’istituzione ecclesiastica con sacramenti annessi.