Capitolo 4 dei Promessi sposi: analisi

Analisi e spiegazione del capitolo 4 dei Promessi sposi di Alessandro Manzoni: la vita di Fra Cristoforo prima della sua conversione

Capitolo 4 dei Promessi sposi: analisi
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CAPITOLO 4 DEI PROMESSI SPOSI: ANALISI

Capitolo 4 Promessi sposi: analisi
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Fra Cristoforo lascia il convento di Pescarenico alla volta della casa di Lucia, oppresso da un presentimento di sciagura.

La giornata serena illumina il dolce paesaggio ma l’umanità che lo popola mostra i dolorosi segni dell’imminente carestia e tale spettacolo aumenta la tristezza del frate.

A tratti lo sguardo e l’incidere dell’uomo, ormai prossimo ai sessant’anni, tradiscono un carattere altero e inquieto, non del tutto domato alla pratica dell’umiltà.

La giovinezza di Cristoforo, il cui nome di battesimo è Lodovico, era stata in realtà piuttosto burrascosa. Suo padre, ricco mercante che si era ritirato dal commercio per darsi alla vita del signore, aveva vissuto i suoi ultimi anni angustiato dalla vergogna per la propria origine.

Il suo unico figlio, educato come un nobile, era cresciuto fra gli agi e con abitudini signorili; naturalmente aveva quindi cercato i suoi compagni fra la nobiltà ma ben presto si era accorto che per essere accettato avrebbe dovuto far professione di pazienza e sottomissione.

Ciò non si accordava con la sua natura buona ma violenta, insofferente di ogni ingiustizia, e il desiderio di amicizia si tramutò in competizione.

Ben presto l’indole impulsiva e la sincera avversità per la violenza e i soprusi gli guadagnarono la fama di protettore dei deboli.

Così per amore della giustizia girava armato e circondato di bravi come i prepotenti che combatteva e ricorreva a mezzi che la sua coscienza non poteva approvare.

Più di una volta stanco o disgustato aveva meditato di farsi frate ma il proposito sarebbe rimasto tale se un giorno non avesse ingaggiato con un signorotto prepotente e aggressivo.

Lo scontro aveva avuto inizio per futili motivi: i due uomini, seguiti dalla scorta, si erano incontrati sulla via e nessuno voleva cedere il passo all’altro.

Gli uomini mettono mano alle armi, Lodovico mira più a disarmare che ad uccidere ma quando vede colpito Cristoforo, un vecchio e fedele servitore che l’aveva visto nascere, perde la luce della ragione e ferisce l’avversario.

I bravi fuggono e la folla radunatasi sospinge Lodovico in salvo nel vicino convento dei cappuccini, affidandolo alle cure dei frati.

CAPITOLO 4 PROMESSI SPOSI: FINALE

Qui il giovane profondamente sconvolto medita su di se, accoglie come un segno divino l’accaduto e decide di farsi frate per espiare le proprie colpe.

Lascia tutto il suo patrimonio alla vedova di Cristoforo, prende i voti e prima di iniziare la sua nuova vita vuole chiedere perdono al fratello dell’ucciso.

Ricevuto in presenza di una folla di signori, radunata per rendere più dura l’umiliazione, il suo pentimento è così profondo e il suo contegno cosi dignitoso che commuove tutti e ottiene un sincero perdono.

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