Simona e Pasquino: trama della novella del Decameron di Boccaccio

Trama divisa per sequenze della novella del Decameron di Boccaccio Simona e Pasquino: di cosa parla, quali sono i temi e i personaggi

Simona e Pasquino: trama della novella del Decameron di Boccaccio
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SIMONA E PASQUINO

Simona e Pasquino: trama della novella
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Simona e Pasquino è una delle cento novelle del Decameron di Giovanni Boccaccio. Tratta l’argomento dell’amore mettendo in risalto l’attrazione reciproca tra i protagonisti e la complicità, descritte entrambe con la naturalezza e la semplicità delle azioni quotidiane.

Simona mentre filava emetteva sospiri d’amore più ardenti del fuoco, e Pasquino sollecitava continuamente Simona ponendo più attenzioni verso di lei rispetto alle altre filatrici.

Boccaccio presenta il legame indissolubile tra amore e morte, ma non mette in risalto la tragicità dell’accaduto, anzi esalta il momento e definisce “felici” i due amanti, che immagina uniti per sempre nell’eternità.

SIMONA E PASQUINO: TRAMA

Vediamo ora la trama della novella divisa per sequenze.

  • Presentazione
    Simona è una giovane e bella ragazza che viveva a Firenze e che per vivere lavorava come filatrice.
    Pasquino vendeva la lana al maestro lanaiolo di Simona e dimostrava interesse per la ragazza.
  • Pasquino invita Simona
    I due sono molto timidi, ma l’interesse è reciproco, e un giorno Pasquino dice a Simona di trovarsi in un giardino per poter stare un po’ insieme.
  • L'incontro nel giardino
    Simona fa credere al padre di andare in chiesa con l’amica Lagina, e Pasquino accompagnato dall’amico Puccino, si incontrano.
  • Scatta l'amore
    Tra Lagina e Puccino nasce un amore occasionale, e se ne vanno in una parte del giardino, mentre Simona e Pasquino si appartano da un’altra, vicino ad un bel cespuglio di salvia.
  • La tragedia
    Pasquino prende una foglia di salvia e decantandone le proprietà se la strofina sui denti, ma subito dopo inizia a sentirsi male e improvvisamente muore.
  • Simona viene accusata
    Le urla di Simona richiamano Lagina e Puccino, che sopraggiunti vedono il corpo morto di Pasquino. Puccino inizia ad accusare Simona di averlo avvelenato. Sopraggiunge anche altra gente richiamata dalle urla; Simona dalla disperazione non riesce a difendersi dalle accuse di Puccino e si decide così di portarla davanti al Podestà.
  • La spiegazione di Simona e la sua morte
    Simona racconta come sono andate le cose ma il Podestà non capisce; allora si recano sul posto e Simona dimostra l’accaduto; prende una foglia di salvia, se la strofina sui denti ed anch’essa muore.
  • Riflessione dell'autore
    L’autore esalta la drammaticità del momento e dice che è una bella cosa che nella stessa giornata Simona e Pasquino pongono fine al loro amore ed alla loro vita, ed ancora che sarebbe bella cosa se nell’altra vita potessero amarsi come di qua.
  • Soluzione del caso
    Il giudice sovviene che la salvia è velenosa e ordina di estirparla. Sotto il cespuglio viene trovato un rospo (secondo la credenza popolare i rospi emettevano un fiato velenoso). Così si circonda salvia e rospo con fascine e viene bruciato tutto.
  • Conclusione della storia
    Pasquino e Simona vengono sepolti insieme nella chiesa di San Paolo, della quale erano parrocchiani.
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