Le figure retoriche principali ed esempi

Le principali figure retoriche con esempi (1 pagine formato doc)

Appunto di elenatimberlake

FIGURE RETORICHE PRINCIPALI

Figure retoriche.

Del suono o fonetiche. Allitterazione: è il ritorno della stessa lettera o della stessa sillaba nella struttura di due o più parole poste in posizione ravvicinata.
Assonanza: è l’accostamento di termini che presentano, nelle sillabe finali, vocali uguali, ma consonanti diverse.
Consonanza: è l’accostamento di termini che presentano consonanti uguali, ma vocali diverse.
Onomatopea: consiste nell’uso di parole che imitano o riproducono, con il loro suono, rumori e versi di vario genere che si richiamano alla natura.
A volte la parola si fa suono puro.
Paronomasia: consiste nell’utilizzo ravvicinato di parole che hanno un suono molto simile, ma che hanno significato diverso (Petrarca e Montale).

FIGURE RETORICHE, ESEMPI

Del significato o semantico. Similitudine: è un confronto in cui i due termini di paragone sono correlati dal nesso logico come oppure da aggettivi, verbi o avverbi del tipo simile, quale, pare, sembra, assomiglia…
Metafora: è una similitudine abbreviata, privata del nesso logico; in essa un termine ne sostituisce un altro a cui è legato da un rapporto di somiglianza, o vi si associa in modo diretto.
Analogia: affine alla metafora ma assai più sintetica, è una figura in cui il secondo termine del paragone prende il posto del primo, del tutto omesso.
Simbolo: molto simile alla metafora, consiste in un’entità reale, concreta che nella sua essenza ci sfugge. (es.: tre giri di Dante)
Allegoria: quando simboli e metafore giungono a costituire un insieme organico in cui ogni elemento si collega agli altri, secondo un percorso concettuale ben definito. (es.: selva oscura di Dante)
Antitesi: è la contrapposizione di due concetti in antagonismo.
Ipallage: consiste nell’attribuire una proprietà, qualità o determinazione ad un termine mentre competerebbe un altro.

Figure retoriche: elenco e significato

FIGURE RETORICHE COSA SONO

Metonimia: è la sostituzione di un termine con un altro, in base a relazioni logiche di vario tipo:
a.    la causa per l’effetto o viceversa (pianto per dolore)
b.    il contenente per il contenuto (bicchiere per vino)
c.    la materia per l’oggetto (ferro per spada)
d.    il concreto per l’astratto (olivo per la pace)
e.    l’autore per l’opera (ho letto tutto Dante)
f.    il luogo per le persone (il Cremlino ha diramato un comunicato)

FIGURE RETORICHE SIGNIFICATO

Ossimoro: è l’accostamento di termini dal significato opposto, volti ad escludersi l’un l’altro (es.:giustizia ingiusta, tenebre luminose)
Sinestesia: è una forma di metafora in cui vengono accostati, per associazione, termini appartenenti ad aree sensoriali diverse. (Pascoli e D’Annunzio)
“di ordine” o sintattiche
Anafora: consiste nella ripetizione di una o più parole all’inizio del verso o dell’enunciato.
Chiasmo: è una figura che ricorre con una certa frequenza; consiste nella disposizione incrociata degli elementi di due frasi contigue e accostate. Si scambiano soggetto e complemento.
Climax: è una sequenza di parole, disposte in successione graduale e progressiva, secondo un’intensità ascendente.