Analisi e riassunto del Purgatorio: Canto 1 e 2

Analisi, commento e riassunto del Canto 1 e 2 del Purgatorio della Divina commedia di Dante Alighieri (2 pagine formato doc)

Appunto di binclair

PURGATORIO CANTO 1

Il purgatorio. Il secondo regno è collocato da Dante al centro dell'emisfero delle acque, agli antipodi di Gerusalemme, in forma di isola, sulla quale si innalza una montagna ai cui piedi si trova una spiaggia.

Le anime dei morti in Grazia Di Dio, prima di giungere in tale luogo, vengono radunate ad Ostia alla foce del Tevere da un angelo nocchiero, che le conduce dopo averle imbarcate su un piccolo vascello molto veloce. Il Purgatorio può essere suddiviso in tre parti: antipurgatorio (la parte inferiore), purgatorio vero e proprio (la parte centrale), paradiso terrestre (la parte superiore).
L'atmosfera terrestre avvolge la parte inferiore fino alla porta del purgatorio. L'antipurgatorio è costituito dalla spiaggia dell'isola, dove si trovano temporaneamente gli scomunicati che rientrarono nella chiesa solo al termine della loro vita e dove ha la sua dimora anche Catone, guardiano di tutto il monte; da un primo balzo o ripiano dove si trovano i morti di morte naturale che si pentirono in fin di vita; da un secondo balzo dove sono i morti di morte violenta che si pentirono solo in fin di vita. In quest'ultimo ripiano c'è anche la Valletta dei principi che rivolsero il pensiero a Dio in prossimità della morte in quanto distratti dalle preoccupazioni terrene. Il Purgatorio è composto da sette balze o cornici o ripiani concentrici. Nella prima sono puniti i superbi, nella seconda gli invidiosi, nella terza gli iracondi, nella quarta gli accidiosi, nella quinta gli avari e i prodighi, nella sesta i golosi, nella settima i lussuriosi. Si segue cioè lo schema dei peccati capitali ma rovesciato rispetto all'inferno. Il Paradiso Terrestre, la sede naturale destinata al genere umano, è costituito da una "divina foresta" dove l'anima si purifica definitivamente immergendosi in due fiumi, il Letè e l'Eunoè, prima di salire al paradiso.

PURGATORIO CANTO 1: RIASSUNTO

Nel purgatorio la luminosità è sempre soffusa e gli effetti sono sfumati grazie alla presenza di albe e tramonti in contrapposizione alle tenebre dell'inferno e alla luce intensa del Paradiso.
I Canto: Accingendosi a trattare un elemento meno doloroso Dante invoca le muse, in particolare Calliope che vinse Pieride (figlie di Piero re della Tessaglia), perché ispirino soavità e dolcezza al suo canto. Usciti fuori dall’area morti, i due poeti si trovano sulla spiaggia orientale dell’isola del Purgatorio, prima dell’alba. Volgendosi verso il Polo Antartico, dante vede brillare quattro fulgidissime stelle (le quattro virtù cardinali: Prudenza, Giustizia, Temperanza e Fortezza), volgendosi poi verso il Polo Artico incontra Catone custode del Purgatorio che domanda chi essi siano e come siano giunti fin lassù. Virgilio risponde che Dante è vivo e che è stato mandato da una donna del cielo per reprimerlo dalla schiavitù delle passioni.

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PURGATORIO CANTO 2

Aggiunge di essere un’anima del limbo e prega Catone, per il ricordo della sua Marzia, di volere concedere loro l’ingresso nel Purgatorio. Catone accondiscende e dice a Virgilio di cingere il suo compagno con uno dei giunchi che crescono nella parte più bassa dell’isola e di detergergli il viso con la rugiada mattutina della Caligine infernale. Esorta infine i due pellegrini a non tornare indietro, ma a prendere la salita che mostrerà loro il sole che sta per sorgere. Virgilio giunto con Dante in un luogo ombrato gli lava con la rugiada il volto, poi sulla riva deserta del mare gli cinge i fianchi con un giunco che immediatamente rinasce laddove era stato staccato.

Purgatorio Canto 3: riassunto