La Satira

Appunti sulla storia della satira con particolare interesse per gli autori più importanti (2 pagine formato docx)

Appunto di chiara949

L'inventore della satira latina è Lucilio.

Quintiliano infatti, definisce la satira "tota nostra" cioè non influenzata dalla letteratura greca. L'origine del genere è estremamente dibattuto, per alcuni è un genere costituito da scene di carattere comico e licenzioso accompagnate da musica e danza, definita drammatica, messa in scena per la prima volta dal 364 a.C.

LA SATIRA >>

Per quanto riguarda il nome il grammatico Diomede formulava varie ipotesi e lo fa derivare o da "satirai" o da " "farcimen" (salsiccia) o da "lex satira". Tuttavia la spiegazione più plausibile è quella che collega la satira con l'espressione "satura lanx" che indicava un piatto particolare ricco di primizie che veniva offerto agli dei durante una cerimonia.
La satira nasce quindi in corrispondenza di culti e di feste religiose con rappresentazione miste di recitativo, canto, musica e danza.

ENNIO >>

Tra i primi autori di satire vengono citati Ennio e Pacuvio del quale abbiamo pochissime notizie. Ennio scrive quattro libri di satire che toccavano argomenti diversi. Le sue satire sono però diverse rispetto la produzione successiva, non solo per la lingua ma anche perché sono prive dei temi dell'invettiva personale e della critica sociale che caratterizzano quelle di Lucilio ed Orazio.

PACUVIO, ACCIO E LUCILIO >>

Lucilio infatti attacca duramente un gran numero di personaggi che avevano ricoperto importanti magistrature. Ma questi attacchi non avevano tanto carattere politico, quanto etico e i suoi bersagli erano rivolti anche a gente comune come esempi di avidità arroganza e immoralità. Egli scrisse trenta libri di satire, che egli definisce "Ludus ac sermones" cioè chiacchere scherzose, usò l'esametro.