Riassunto "I greci a teatro" di Baldry

Riassunto completo del libro "I greci a teatro" di Baldry (5 pagine formato doc)

Appunto di simonapepoli
Dove fiorisce la tragedia come genere teatrale? Nell’Atene del V secolo a.c.
Non è un caso.
Atene era una grande città. Non per numero di abitanti: aveva il doppio degli abitanti che oggi popolano Ravenna. Non era quella che oggi chiameremmo una metropoli. 
Eppure i teatri erano popolati da migliaia di spettatori. 
Perché? Una risposta parziale può essere data dalla lettura dei vari aspetti della città ed in particolare:
La politica
L’economia
L’istruzione
La religione


La politica
Atene viene identificata come la prima democrazia. Eppure solo il 13-14% della popolazione è riconosciuta come in possesso di cittadinanza.
I cittadini e non cittadini ateniesi sono il pubblico degli autori: lo spettacolo teatrale è uno dei momenti importanti della vita sociale della polis.
L’economia
Atene nel V secolo non è una comunità ricca per le risorse ma perché riceveva tributi dagli alleati per la difesa dalla Persia.
Buona parte della spesa pubblica veniva devoluta alle arti e alla cura del bello.


L’istruzione
Pochi sapevano leggere scrivere e far di conto. Per la maggior parte dei cittadini le conoscenze venivano dall’ascolto della “parola viva”. Anche il teatro era pensato non come opera letteraria ma come realizzazione scenica. In questo contesto il teatro era uno dei principali veicoli di cultura ed istruzione.
La religione
Il culto degli dei era parte della vita quotidiana dell’uomo greco per questo anche il teatro usa la mitologia facendola agire nelle trame delle tragedie.

Platone ci trasmette l’importanza assunta dagli autori del teatro nella Grecia del V secolo. Questi, infatti, li voleva espellere dallo stato ideale perché esercitavano un grado di influenza altissimo sulle menti dei cittadini ateniesi.