Plauto: vita, opere e stile

Riassunto riguardante la vita, le opere e lo stile dell'autore latino Plauto (3 pagine formato doc)

Appunto di zer0byt3ak

PLAUTO: VITA, OPERE E STILE

Plauto.

Vita. Tito Maccio Plauto nacque a Sarsina, vicino Rimini, intorno al 250 a.C. L'attribuzione del tria nomina è incerta: mentre sul prenomen "Titus" non ci sono dubbi, è invece incerta l'attribuzione del nomen "Maccius", che deriva probabilmente da "Maccus", una delle maschere tipiche dell'Atellana. Il cognomen "Plautus" è stato interpretato in 2 modi diversi: potrebbe derivare da "Plotus", parola che significa "Piedipiatti", oppure dal termine "plauto" che era usato per chiamare i cani con le orecchie molli, flaccide e particolarmente grandi.
La vita e l'attività teatrale di Plauto si svolse durante il periodo della Seconda Guerra Punica, periodo particolarmente difficile per la storia di Roma.
Plauto avrebbe ricavato dal mestiere di attore una certa agiatezza, sperperata tuttavia in fretta, tanto da doversi ridurre a girare la macina in un mulino.
Successivamente grazie al successo delle due commedie (il Saturnio e l'Addictus) che aveva composto nel periodo in cui girava la macina riuscì a riottenere un certo benestare economico.

PLAUTO OPERE

Opere. Le commedie che gli antichi attribuivano a Plauto (tutte Fabulae Palliatae) erano 130, ma solamente 21 sono giunte fino a noi. Ciò è dovuto al fatto che Varrone analizzò tutte le commedie giunte fino a noi dividendole in commedie sicuramente plautine, commedie di incerta attribuzione e commedie spurie.
Tra queste 21 commedie le più importanti sono:
·Amphitruo ("Anfitrione): E' una ilarotragedia a sfondo mitologico. In essa Giove si invaghisce di Alcmena, sposa di Anditrione, che è in guerra contro i Teleboi, e ne prende le sembianze per possedere la donna. Mercurio invece, che aiuta Giove nella sua ennesima scappatella extraconiugale, prende le sembianze di Sosia, servo di Anfitrione. Ma improvvisamente tornano a casa i due personaggi "doppiati" e dopo una brillante serie di equivoci, Anfitrione si placa, onorato di aver avuto per rivale un dio.
·Aulularia ("La commedia della pentola"): Il vecchio avaro Euclione ha nascosto il suo tesoro in una pentola e teme che qualcuno possa rubarglielo. Strobilo, schiavo del giovane Liconide, innamorato della figlia di Euclione, riesce a rubare la pentola, che viene poi restituita dal giovane Liconide. Il vecchio avaro, riacquistata la serenità, concede sua figlia in sposa a Liconide e gli dona la pentola come dono nuziale.
·Bacchides ("Bacchidi"): La commedia si basa su uno dei classici schemi della Palliata: due giovanotti sono innamorati di due meretrici, ma i loro genitori si oppongono; in loro aiuto accorre il servo furbo che risolverà la situazione. Ad ingarbugliare maggiormente la vicenda il nome identico, Bacchide, tra le due sorelle meretrici: sarà naturalmente causa momentanea di scontro tra i due giovanotti, che credono di competere per la stessa donna. La scena è ambientata ad Atene.

Le opere di Plauto: riassunto e commento

PLAUTO: RIASSUNTO

Menaechmi ("I due Menecmi"):  Sosicle, a cui è stato dato il nome di Menecmo, in ricordo del fratello smarritosi in tenera età, giunge per caso nella cittàù in cui vive il vero Menecmo, che ha una moglie molto gelosa e che frequenta una cortigiana. I due fratelli sono simili come due goccie d'acqua, e ciò prodce una serie di equivoci, ma alla fine ogni cosa si risolve positivamente e i due fratelli tornano insieme a Siracusa.
·Miles Gloriosus ("Il soldato fanfarone"): Un saoldato vanaglorioso di nome Pigropolinice, innamoratiosi di Filocomasio, amante di Plausicle, la rapisce a la conduce con se a Efeso. Pleusicle, però, ospitato nella casa vicina a quelal del miles, riesce a incontrarsi periodicamente con Filocomasio. I due innamorati, avvalendosi anche dell'aiuto di Palestrione, furvo servo di Pigropolinice, riescono addirittura ad allontarnarsi insieme con il consenso dello stesso miles. Questi, successivamente, si fa adsescare da uin'altra donna che gli fa credere di essere innamorata di lui e alla fine, anzicheè l'amore, trova le botte del finto marito di lei, mentre i servi se la ridono a crepapelle.