La commedia attica

Note sintetiche e schematiche sulle principali caratteristiche della Commedia nell'Antica Grecia (1 pagine formato doc)

Appunto di moody92
Nella commedia attica confluiscono i contributi di prologhi e cori legati alle feste religiosi, di testi drammatici di ambientazione dorica, della poesia giambica, della tragedia e dell'oratoria.

La commedia attica viene ripartita in tre periodi:

- la commedia antica (V secolo a.C.): in questo periodo gli autori più importanti sono Cratìno, Èupoli, Aristofane, ma solo di quest'ultimo possediamo opere complete, perciò si attribuiscono alle commedie di questo periodo i caratteri di quelle di Aristofane.

Esse presentano spunti di attualità, con personaggi politici e intellettuali, intorno ai quali si costruiscono trame fantastiche e satiriche.

La struttura della commedia antica prevede la presenza di un coro, che ha ora il ruolo di personaggio, ora di promulgatore delle idee dell'autore.

In quanto ai personaggi, essi alternano parti dialogate a parti cantate e si esprimono con un linguaggio spesso scurrile, ma ricco di elementi metaforici e invenzioni lessicali.

- la commedia di mezzo (fino al 330 a.C.): circa la commedia di mezzo le documentazioni sono molto scarse.

A livello contenutistico, si abbandonano i temi di attualità per un teatro di evasione.

La tematica comprende anche il mito, con testi grotteschi in cui eroi e dei vengono burlati.

Dal punto di vista tecnico va prevalendo il dialogato; il coro-personaggio scompare, rimpiazzato da parti musicali che fungono da intermezzi fra gli atti.

Il linguaggio va via via ad uniformarsi alla koiné, la lingua "comune" del mondo mediterraneo.

- la commedia nuova (o Nea) (fino al 290 a.C.): si tratta di un tipi di teatro borghese, che tende a rappresentare vicende realistiche, in cui si muovono personaggi comuni alle prese con problemi quotidiani.

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