Darwin e la teoria dell'evoluzione

Breve sintesi sulla teoria dell'evoluzione di Darwin. Le osservazioni di un naturalista, le riflessioni di Darwin e la teoria dell'evoluzione per selezione naturale (4 pagine formato doc)

Appunto di erzascarlet

DARWIN E LA TEORIA DELL'EVOLUZIONE

Le osservazioni di un naturalista.

Nel 1831 Darwin si imbarcò come naturalista sul brigantino della marina militare inglese Beagle, in rotta verso il Sud America. Durante il viaggio egli raccolse molti esemplari di piante di animali fossili e registrò tutte le sue osservazioni, sia geografiche sia biologiche. In particolare, rimase colpito dalla somiglianza tra il fossile di un grosso gliptodonte e l’attuale armadillo e dal ritrovamento, nelle isole Galàpagos, di tredici specie di fringuelli simili tra loro, ma con tredici differenti tipi di becco. Inoltre, ebbe modo di leggere il saggio Principi di geologia dei continenti del geologo inglese Charles Lyell.
Lyell sosteneva che le forze naturali che hanno agitonei diversi periodi geologici sono le stesse che agiscono abitualmente (teoria dell’attualismo); non aveva perciò senso parlare di cataclismi e creazioni successive per spiegare le modificazioni della flora, della fauna e della geologia dei continenti. Per Lyell i grandi cambiamenti sono frutto di piccoli cambiamenti, accumulatisi nei millenni.

DARWIN E L'EVOLUZIONE

Darwin da giovane. Le riflessioni di Darwin. Ritornato in patria nel 1838, Darwin iniziò subito a studiare il materiale raccolto. Nel frattempo gli capitò di leggere il Saggio sul principio di popolazione, dell’economista inglese Thomas Malthus; nel saggio, l’autore sosteneva che all’aumento della popolazione umana non si accompagna mai  un adeguato aumento della disponibilità si cibo, e che l’insufficienza del cibo è all’origine della lotta per l’esistenza. Darwin concepì allora l’idea che per la lotta per l’esistenza potesse spiegare anche l’origine di nuove specie viventi e la scomparsa di altre.

Spiegazione della teoria dell'evoluzione di Darwin

DARWIN TEORIA EVOLUZIONE DELLA SPECIE

Interessandosi all’attività degli allevatori, Darwin scoprì anche che le grandi variazioni individuali tra gli animali d’allevamento sono dovute alla selezione naturale alla quale vengono assoggettati dall’uomo a suo esclusivo vantaggio: gli allevatori scelgono gli animali da far riprodurre e gli incroci, in modo che i discendenti presentino le caratteristiche desiderate. I risultati della selezione  artificiale si ottengono in breve tempo, ma sicuramente le differenze tra le diverse specie di fringuelli delle Galàpagos non potevano che essere dovute a una selezione naturale, cioè operata dalla natura, che richiede tempi molto più lunghi.

EVOLUZIONE TEORIA DI DARWIN

Darwin formula la teoria dell’evoluzione per selezione naturale. Tutte le informazioni e gli indizi raccolti portarono Darwin a concludere che le specie non sono fisse e immutabili, ma si trasformano lentamente nel corso del tempo. L’ipotesi sui meccanismi dell’evoluzione fu da lui esposta nel saggio Sull’origine della specie per selezione naturale, pubblicato nel 1859. Darwin fonda la sua teoria su alcuni presupposti.