La religione nelle scienze sociali

Come le scienze sociali affronta la religione, come la giudica e i bisogni di religione nelle società e nell'individuo (3 pagine formato doc)

Appunto di jessics87

RELIGIONE NELLE SCIENZE SOCIALI

La religione: i punti di vista delle scienze sociali.

1.1 Il punto di vista religioso e il punto di vista scientifico.
La differenza che si ha tra religioso e scienziato sociale è che: il religioso s’interessa di favorire l’esperienza religiosa propria e degli altri, mentre lo scienziato sociale vede la religione come un fenomeno umano che può essere analizzato scientificamente.
1.2 Il fenomeno religioso esaminato dall’esterno in chiave “terrena”.
Le scienze sociali studiano il fenomeno religioso. Questo fenomeno viene analizzato dall’esterno, lo scienziato sociale evitando di entrare nel merito, non stabilisce se una religione è meglio o meno dell’altra, ma prende solo atto di ciò che un osservatore può riscontrare.
Anche se la religione guarda al sovrannaturale le scienze sociale, spiegano il fenomeno in chiave “terrena”, cercano di capire i dati di fatto sulla vita religiosa umana senza nominare entità sovrannaturali.
1.3 Quello che le scienze sociali non possono dirci. Lo studio della religione in modo esterno e in chiave terrena comporta però dei limiti. Le scienze sociali non possono esaurire tutte le nostre domande sulla religione, non danno giudizi sulle religioni, e non possono aiutarci nelle nostre scelte religiose. Un errore di molti è quello di credere che le scienze sociali possono chiarire il senso della religione. La ricerca scientifica spiega la credenza umana come un bisogno psicologico, questo ci porta a concludere che le scienze sociali non ci dicono qual è il vero senso della religione, ma ci illustrano i significati che l’uomo gli da.

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DEFINIZIONE DI RELIGIONE NELLE SCIENZE SOCIALI

1.4 Come definire la religione? Un modo per definire le religioni è confrontare le religioni di ieri e di oggi e vedere ciò che le accomuna. La religione sembra caratterizzata dalla fede che si basano su pratiche rituali. Gli studiosi, vista la difficoltà di dare una definizione di religione, pensano che le definizioni che devono avere le scienze sociali devono essere “semplici e di valore orientativo” e devono essere descritte senza pretese interpretative. Altro problema per gli studiosi è la scelta dei modi per rispondere alla domanda “che cos'è la religione?”. Per questo abbiamo due modi per rispondere:
1.    Definizione Funzionale: dove precisiamo a che cosa serve l’esperienza religiosa o quale uso ne fanno gli uomini.
2.    Definizione Sostantiva: dove precisiamo in che cosa consiste veramente la religione e come si manifesta.
Ma entrambe queste definizioni lasciano a desiderare perché una è riduttiva, mentre l’altra finisce per descrivere delle religioni storiche. Ma un modo per risolvere questo problema c’è: combinare le due definizioni, anche se viene dato più spazio alla definizione sostantiva, definendo cos’è la religione, cioè, un insieme di credenze che riguardano il trascendente, accompagnate da riti o esperienze di vita, espresse in forme sociali e che in società svolgono funzioni psicologiche e socio-culturali.