Leonardo da Vinci: dipinti

Analisi delle opere più importanti di Leonardo da Vinci: il Battesimo del Cristo, l'Annunciazione, l'Adorazione dei Magi, la Vergine delle rocce, la Dama con l'ermellino, il Cenacolo e la Gioconda (3 pagine formato doc)

Appunto di kiaspizzi

LEONARDO DA VINCI: DIPINTI

Nel primo periodo fiorentino 1469.

Nell’opera del battesimo del Cristo fatto dal Verrocchio notiamo che lo sfondo e l’angelo di profilo che troviamo in primo piano sono dipinti da Leonardo da Vinci. Il paesaggio si mette in relazione lo sfondo e il disegno della valle dell’Arno. Si dice che lui abbia usato una prospettiva aerea, studiando Leonardo nota che la prospettiva geometrica è giusta, ma per quanto riguarda i colori si sfumano e i contorni si sbiadiscono. C’è una sfocatura.
La prospettiva aerea mette in relazione: la distanza e il colore, più distante meno colore. Nella prospettiva aerea contrariamente a quella geometrica non c’è una regola precisa perché ci sono le variabili (es: tempo), e per l’atmosfera. Leonardo mescola scienza e arte perché gli altri artisti quattrocenteschi pensavano che l’aria non ci fosse (vuoto) invece l’atmosfera caratterizza il colore.

Leonardo da Vinci: opere d'arte e riassunto della vita

LEONARDO DA VINCI, OPERE D'ARTE

Nel primo periodo fiorentino di Leonardo si colloca anche l’Annunciazione, un tema molto tradizionale. Madonna ne fuori in un ambiente aperto ne dentro. Le ali dell’angelo sono delle ali di uccello, perché il volo umano affascina da sempre Leonardo. L’angelo è a terra su un prato pieno di specie diverse di pente, hanno la loro caratteristica botanica.

In questo periodo ci sono diverse madonne dipinte da Leonardo con doppia fonte di luce.

Un opera particolare è l’Adorazione dei Magi che rimane incompiuta perché Leonardo va a Milano. Quest’opera come molte altre è interpretata in modo particolare da Leonardo, la Madonna, esile, e il Bambino sono centrali. Si trovano seduti su un masso all’aria aperta, non c’è il corteo dei Magi ma si confondono tra le altre persone che si accalcano vicino alla Madonna. Nello sfondo troviamo delle architetture in rovine con alberi cresciuti sopra e dei cavalli imbizzarriti. Leonardo nelle sue opere non rispetta la tradizione.
Epifania: greco manifestazione, qualcosa che si rende visibile. Giorno il cui il Cristo si rende visibile al mondo e hai sapienti della terra. Tradizione in cui il Divino si è reso presente e ora è nella storia.
Leonardo fa vedere cosa provoca il Divino come reazione della gente del mondo. Tutte le persone hanno espressioni e gesti diversi, ma non sono addosso alla Madonna si fermano come una sorta di rispetto. L’architettura simboleggia un era finita, paganesimo, gli alberi nati sopra invece simboleggiamo una nuova era. Tutto cambia niente è più come prima. Vitalità- movimento, vortice attorno alla Madonna.
A Milano dagli Sforza fa poche opere d’arte 1482.

LEONARDO DA VINCI, OPERE PIU' IMPORTANTI

La Vergine delle Rocce commissionata dalla confraternita dell’immacolata concezione. Leonardo non la consegnerà mai ai suoi committenti perché viene venduta ad altre persone. Oggi si trova al museo del Louvre. Di questo quadro ci sono due versioni, la seconda è un po’ diversa dalla prima, ora si trova alla National Gallery di Londra.
La prima Vergine delle Rocce vede rappresentati la Vergine, il Bambino, San Giovannino e un angelo. Le figure sono avvolte nella luce. Il tema della grotta affascinava Leonardo per i suoi studi di geologia. La Vergine si trova al centro, forma una piramidale. San Giovannino si trova a sinistra e il Bambino a destra con gesto beneditorio. L’angelo sorregge il Bambino e indica San Giovannino. San Giovanni è molto importante. La mano della Vergine ricorda la Sant’Anna Metterza che poneva la propria mano sulla testa del Bambino.
Qui troviamo lo sfumato leonardesco: Leonardo non chiude mai con un contorno netto le sue figure. Non c’è mai una linea netta il volto si confonde tra i capelli, i personaggi immersi nel chiaroscuro hanno una sfumatura morbida e curata. Questo metodo è il contrario del quattrocentesco. Le figure di Leonardo hanno sempre i capelli sciolti ricci o mossi, senza una linea netta. Cerca di avvolgere le figure nella luce come avviene nella realtà. Leonardo ama dipingere al tramonto.

Ludovico il Moro gli affida il ritratto della sua amante Cecilia Galleriani. La dama è pettinata e vestita com’era la moda del tempo. Leonardo la rappresenta con in mano un ermellino che alludeva alla purezza della donna o semplicemente per ricordare il suo cognome perché in greco si dice gale. Oppure c’è l’ipotesi che l’ermellino serve per far ricordare l’onorificenza data dal re di Napoli chiamata appunto dell’ermellino. Da qui il nome del quadro: La dama con l’ermellino.